Via D'Annunzio a senso unico

Progetto dell'assessore in vista del 2º lotto della filovia
PESCARA. Potrebbe diventare a senso unico viale D'Annunzio dove, il lunedì, un'auto impiega almeno 12 minuti per attraversarla. È una delle ipotesi al vaglio dell'assessore alla Mobilità Berardino Fiorilli, da realizzare eventualmente insieme al senso unico in viale Marconi.
Dopo aver giudicato inapplicabile l'ultimo Piano traffico scaduto quattro anni fa, e dopo aver annunciato un nuovo strumento per microzone (è storia di una settimana fa), Fiorilli è dalla realizzazione del secondo lotto della filovia che intende comunque ripartire per la riorganizzazione della viabilità. Un'opera che nei progetti dell'assessore dovrebbe essere avviata entro un anno e mezzo, di pari passo con nuove soluzioni come quella del senso unico in viale Marconi e in viale D'Annunzio: «È una delle idee che stiamo studiando, legata comunque al percorso che andrà a occupare il secondo lotto della filofia».
Nel frattempo, l'assessore mette le mani avanti sui semafori («non si possono fare rondò ovunque, perché richiedono caratteristiche particolari»), ma promette: «Nel breve periodo possiamo riprogrammare i semafori, penso a quelli di viale D'Annunzio, in modo da creare un'onda verde che fluidifichi la circolazione. Questo anche in concomitanza con l'imminente cambio del senso unico in via Italica, nel tratto tra viale D'Annunzio e la stazione di Porta Nuova che diventerà in entrata, mare-monti, e non più in uscita».
PORTA NUOVA. È proprio in viale D'Annunzio che si registra, il lunedì mattina, il record dei disagi. In concomitanza con il mercato di viale Pepe, complici i numerosi semafori che in direzione sud-nord (da piazza Ovidio al ponte Risorgimento) non sono sincronizzati tra loro, percorrere quel chilometro e poco più diventa un'impresa: dodici minuti è il tempo medio registrato da chi l'attraversa in auto.
E se poi è l'ambulanza che deve passare, «diventa un terno al lotto», come dice l'autista del 118 Antonio Cecchini. Ma impresa è anche attraversare l'ultimo tratto di viale D'Annunzio, tra via dei Bastioni a corso Manthoné la sera nei fine settimana.
O superare nei giorni feriali il semaforo di via Conte di Ruvo (vecchio tribunale) con la colonna di auto che arriva fino a viale Marconi, e quello di via Caduti del Forte (cinema Massimo), dove per percorrere in auto appena 200 metri nelle ore di punta ci vogliono, lo dicono i vigili urbani, anche sei minuti. Va un po' meglio, ma non il lunedì di mercato, in viale Marconi, dove i rondò al posto di alcuni semafori hanno agevolato la viabilità.
CORSO VITTORIO. Per i conducenti degli autobus, percorrere il tratto tra il Comune e la vecchia stazione è una vera iattura: le auto in doppia fila e le corsie preferenziali usate per fare i sorpassi fanno lievitare fino a 13 minuti i 3 che ce ne vorrebbero normalmente. Per gli automobilisti, invece, i problemi arrivano il sabato e ancora di più quando c'è maltempo. Sono un disastro costante via Venezia (tra via Firenze e corso Vittorio) e via Chieti, vittime della sosta in doppia e tripla fila.
ZONA OSPEDALE. «Cerchiamo sempre di evitare via del Circuito, preferiamo il lungofiume. Soprattutto intorno a mezzogiorno, nei giorni feriali, da piazza Pierangeli non si esce». Parole ancora dell'autista dell'emergenza Cecchini, che tra i percorsi neri indica anche viale Bovio, da piazza Duca fino a via Ferrari. Avviene soprattutto nelle ore di rientro, dalle 18,30 in poi, tanto più che via Ferrari, ora che via da Vinci è chiusa per lavori, diventa l'unica strada di accesso per chi deve risalire ai Colli.
LE RIVIERE. Il lungomare Matteotti (dalla Madonnina alla Nave di Cascella) d'estate è off-limits per movida notturna, pienone di bagnanti nei fine settimana, ma anche perché è questo il tratto della riviera più stretto: basta una manovra per un parcheggio a bloccare il traffico. «Con l'ambulanza il sabato e la domenica non si passa proprio», spiega l'autista del 118, «tanto che preferiamo allungare il percorso e fare la Nazionale». La sosta selvaggia punisce invece gli automobilisti di viale Primo Vere (da piazzale Le Laudi al Villaggio Alcyone) a sud.
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