Via libera alla tassa sui turisti Si pagherà un euro a notte

Il consiglio comunale, dopo dodici sedute, ha approvato la nuova imposta che entra in vigore subito Centrodestra e i 5 Stelle contestano il presidente Blasioli: «Commesse irregolarità, ricorreremo al Tar»

PESCARA. Dopo dodici sedute a vuoto, ieri sera il consiglio comunale ha dato il via libera alla tassa di soggiorno. A partire dal mese di maggio, chi alloggerà negli alberghi, nelle pensioni, nei bed&breakfast e nelle case vacanze dovrà pagare, oltre al costo per l’alloggio, un euro a notte a persona per un massimo di sette pernottamenti consecutivi. Saranno esentati solo i bambini fino a 12 anni, gli ultasettantenni, i disabili, gli appartenenti alle forze di polizia, alle forze armate, al corpo dei vigili del fuoco, le persone che assisteranno degenti ricoverati, i soggetti che alloggeranno a Pescara per situazioni di emergenza sulla base di provvedimenti emanati da autorità pubbliche.

Ma la nuova imposta, approvata con 18 sì della maggioranza, 3 no dei 5 Stelle e un astenuto (la consigliera del Pd Simona Di Carlo), mentre il centrodestra ha abbandonato l’aula al momento del voto, ha lasciato uno strascico di polemiche velenose. L’opposizione in blocco ha contestato duramente il presidente del consiglio comunale Antonio Blasioli per aver adottato un sistema senza precedenti per far decadere la gran parte dei 700 emendamenti, presentati dal centrodestra e dai 5 Stelle, che hanno paralizzato i lavori dell’aula per quasi due settimane. Per questo i consiglieri di minoranza hanno già preannunciato che presenteranno ricorso al Tar per far annullare la delibera sulla tassa di soggiorno. «Blasioli», ha commentato il vice capogruppo di Forza Italia Vincenzo D’Incecco, «ha agito in maniera arbitraria creando un precedente pericoloso. Ha adottato quattro metodi diversi per decidere sugli emendamenti». Blasioli, per giustificarsi, ha ricordato una sentenza del Tar del Veneto del 2006, in cui i giudici hanno ritenuto inammissibili gli emendamenti emulativi e seriali presentati dalla minoranza del Comune di Verona per paralizzare i lavori dell’assemblea civica.

Grande soddisfazione, in compenso, è stata espressa dall’assessore al turismo Giacomo Cuzzi, il promotore della nuova tassa. «Si tratta di un’imposta di scopo che non grava sulle tasche dei pescaresi», ha affermato, «aiuta invece il nostro comparto turistico e strategico a riaccendere i motori». «In Italia», ha osservato, «sono sempre di più i Comuni che hanno adottato tale tributo, ma Pescara è l’unica città ad averlo ancorato a un piano marketing che, già nelle linee guida, dice chiaramente come verrà impiegato».

Cuzzi, in proposito, ha elencato alcune delle attività che saranno finanziate nel corso del primo anno con le entrate derivanti dalla nuova imposta: «City branding, portale, app, servizi pubblici con destinazione turistica, info point e silos di piazza della Repubblica, grandi eventi di caratura nazionale come Xmaster dj, Openday e Notte bianca dell’Adriatico».

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