Via Margherita non cambia senso ma torna isola pedonale il sabato

Il Tar boccia la richiesta dei residenti di invertire la direzione di marcia e dà ragione al Comune Annullata invece l’ordinanza del sindaco che cancella la Zona a traffico limitato nei fine settimana

PESCARA. Viale Regina Margherita rimarrà percorribile solo in direzione nord-sud. Il Tar ha respinto la parte del ricorso, presentato dai residenti, per cancellare l’ordinanza del 18 giugno 2015 con cui il Comune ha invertito il senso di marcia istituito dalla precedente amministrazione. In compenso, i giudici hanno accolto la parte del ricorso con cui è stato richiesto l’annullamento di una seconda ordinanza, quella del 25 giugno 2015, che ha eliminato in viale Regina Margherita la Zona a traffico limitato il sabato pomeriggio e nelle festività natalizie, mantenendola solo la domenica.

Insomma, una vittoria a metà per i residenti che, comunque, non si ritengono soddisfatti e stanno già studiando la possibilità di impugnare la sentenza del Tar davanti al Consiglio di Stato. Esulta invece il Comune per aver vinto la battaglia, forse non conclusiva, contro i tanti residenti contrari al senso di marcia imposto dall’amministrazione comunale. Bisogna ricordare, in proposito, che il ricorso bocciato in parte dal Tribunale amministrativo è stato presentato dalla signora Maria Laura Floridi in qualità di presidente dell’associazione «Tutela ambiente e vita per viale Regina Margherita e dintorni» e da altri 14 residenti rappresentati e difesi dall’avvocato Patrizio Cipriani. Ci sono poi altri 200 abitanti della zona che hanno firmato una petizione, inviata al Comune, per ripristinare il senso di marcia in direzione nord, nel tratto compreso tra viale Muzii e via De Amicis.

Ma i giudici del Tar hanno rigettato tutte le istanze riguardanti l’ordinanza del 18 giugno dell’anno scorso, non ritenendo fondati i motivi addotti dai ricorrenti.

«Il fine del ricorso», spiega una nota firmata dal sindaco Marco Alessandrini e dal vice Enzo Del Vecchio, «era quello di dimostrare o l’incompetenza del sindaco ad emanare il provvedimento, o che l’atto fosse in contrasto con il vigente Piano generale del traffico urbano, approvato nel 2005, e privo di congrua motivazione, poichè incidente su una vasta area della città e, quindi, con la valenza di un piano di secondo livello che deve essere adottato dalla giunta e approvato dal consiglio comunale».

«Vanno respinti», scrivono in proposito nella sentenza i giudici Michele Eliantonio, Alberto Tramaglini, Massimiliano Balloriani, «i due motivi con i quali si mette in dubbio la competenza del sindaco». «Il notevole impatto dell’ordinanza», precisa il tribunale amministrativo, «è non solo ammesso dai ricorrenti, ma costituisce il presupposto alla loro azione, circostanza che conferma la valenza “politica” e non “tecnico-esecutiva” delle scelte espresse, valenza che non viene meno per il fatto che gli effetti dell’atto non siano estesi all’intero territorio comunale». «Una bocciatura, quella dei giudici», commentano Alessandrini e Del Vecchio, «che rivela la strumentalità della mobilitazione dell’opposizione di centrodestra, che sulla questione aveva dissertato a mezzo stampa e chiamato alle armi i cittadini, pretendendo di poter sentenziare prima ancora dei giudici».

Di parere totalmente opposto i residenti che contestano il cambio del senso di marcia, dal giugno scorso. Un cambiamento che, a loro dire, avrebbe comportato un notevole aumento del traffico e dello smog in viale Regina Margherita. Il legale dei residenti Cipriani ha rivelato i risultati di un’indagine svolta dal Centro di monitoraggio del traffico. A suo dire, il risultato sarebbe impressionante. «Il flusso dei veicoli sull’asse di viale Regina Margherita in direzione sud che attraversano il centro», fa notare, «è aumentato di due volte e mezzo, passando dai 4.700 veicoli al giorno agli oltre 9.700».

Tutto da rifare, invece, per quanto riguarda la Ztl. Il Tar ha ritenuto che vada annullata l’ordinanza del sindaco del 25 giugno che ha cancellato la chiusura il sabato pomeriggio della Zona a traffico limitato. I giudici hanno rilevato che «era necessario che l’amministrazione desse conto delle valutazioni effettuate in ordine all’incidenza delle nuove misure sugli interessi pubblici sottesi all’istituzione e disciplina della Ztl». «Questo annullamento», avvertono sindaco e vice, «sarà oggetto di immediato adeguamento da parte del Comune e verrà installata un’ordinanza di viale Muzii, come richiesto dai residenti, cosa che fa venire meno l’utilizzo delle transenne».

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