Villa Celiera, la frana avanza e fa paura: dieci famiglie fuori casa

Il terreno scivola di un chilometro: crepe sugli edifici, strade isolate e 19 persone che hanno dovuto lasciare tutto per trovare rifugio e ospitalità da vicini e parenti
VILLA CELIERA. Un paesaggio spettrale, strade chiuse, franate e piene di fango. Alcune case sono letteralmente squarciate e divenute inaccessibili. A Villa Celiera, negli sguardi di grandi e piccini, si percepisce un mix di rabbia e dolore. C’è poi tanto silenzio, un silenzio rotto solo dal continuo e fastidioso incalzare della pioggia. È una situazione grave e in continua evoluzione quella che da giovedì pomeriggio tiene sotto scacco contrada Vagnola dove la frana prosegue nella sua lunga discesa. Il fronte franoso è ora di circa un chilometro e rischia di insidiare altre abitazioni e strade. Nella giornata di ieri un’altra famiglia è stata evacuata e, così, ora sono diventate 10 le famiglie costrette ad abbandonare le proprie abitazioni. Complessivamente sono 19 le persone che hanno dovuto lasciare tutto per trovare rifugio e ospitalità da vicini e parenti.
I residenti di contrada Vagnola, sotto una fitta e battente pioggia, a bordo di trattori e furgoni, hanno cercato di portare via velocemente tutto quello che potevano dalle abitazioni ormai divenute inagibili. Da tre giorni, comunque, tutti non hanno smesso un solo secondo di lavorare per cercare di salvare il salvabile: mobili, effetti personali e ricordi di una vita. Anche gli animali hanno bisogno di essere messi in salvo dalle stalle perché piove, fa freddo e la frana continua nella sua discesa. Il sindaco Oreste Di Lorenzo è rimasto a disposizione di tutti in queste ore di emergenza, correndo da una parte all’altra della frazione, con i tecnici, i geologi e gli operatori della Protezione civile, per guidare la macchina operativa.
Non sono mancati, comprensibilmente, gli attimi di scoramento e disperazione tra i residenti della zona interessata dalla frana: «Mio marito é in ospedale e non gli ho potuto dire nulla», ha raccontato singhiozzando una signora ferma davanti alla sua abitazione inaccessibile. Nel dramma a emergere è stata però anche la solidarietà e la cooperazione. Gli sfollati hanno infatti trovato immediatamente sostegno e appoggio incondizionato dai propri concittadini.
Purtroppo, la situazione meteo non promette nulla di buono e anche ieri è stata una giornata tutta in salita per i soccorsi e per ogni tipo di intervento. Arrivando all’ingresso di Villa Celiera, anche da Civitella Casonova, è alto il rischio di restare bloccati nel fango in una delle strade secondarie non asfaltate che poi portano a contrada Vagnola. «Il movimento franoso continua a camminare a causa della pioggia», spiega il sindaco, «la situazione si è ulteriormente complicata perché sul territorio ha anche ripreso a nevicare complicando ancor di più ogni operazione. I carabinieri della stazione di Civitella Casanova hanno vigilato per tutta la notte per evitare eventuali episodi di sciacallaggio all'interno delle abitazioni abbandonate. Stiamo monitorando la situazione di altre famiglie. Il moto franoso in continuo movimento è giunto infatti a circa cinquanta metri da altre quattro abitazioni». Per alcune abitazioni adesso c'è un serio pericolo di crollo ed è costante il monitoraggio dei tecnici.
Nella giornata di ieri c’è stato anche un summit con gli uomini del Genio Civile, ma ogni situazione e decisione di intervento è al momento frustrata dalla difficile condizione meteo e dal continuo incedere della frana. Sul posto sono intervenuti anche i mezzi e gli uomini della Provincia di Pescara per le verifiche sulle strade provinciali. «Abbiamo verificato la presenza di altri dissesti nelle zone di Civitella, Villa Celiera e Carpineto della Nora», dice il presidente Antonio Di Marco. Ripristinata la viabilità sulla strada che porta al Voltigno.
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