Vinitaly, l’Abruzzo protagonista

Aperta la rassegna. Zaia nel padiglione della Regione, oggi arriva Chiodi

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PESCARA. «Il Vinitaly 2010 ripropone il messaggio del mondo che amiamo, mette l’accento sulla passione, sul desiderio di fare di milioni di persone nei campi, nei vigneti, nelle cantine, nei negozi». Parole di Ettore Riello, presidente di Veronafiere al taglio del nastro della 44ª edizione del Vinitaly, 16ª rassegna del Sol di Verona, che ha visto ancora una volta l’Abruzzo protagonista.

Alla cerimonia d’apertura ha partecipato l’assessore all’agricoltura, Mauro Febbo. «Lo scorso anno» ha ricordato Febbo nel suo intervento, «l’ente Fiera di Verona decise di chiudere in anticipo la manifestazione in segno di rispetto per il dramma vissuto dalle popolazioni abruzzesi colpite dal terremoto. Un gesto di grande sensibilità e un forte segnale di attenzione verso la nostra terra che non dimenticheremo mai».

«Nell’edizione di quest’anno», ha proseguito, «ci è stata data questa straordinaria vetrina di visibilità che consente di avere i riflettori puntati sulle nostre eccellenze vitivinicole e olivicole. Di questo sono grato all’organizzazione, anche a nome di tutti gli operatori abruzzesi presenti a Verona».

Febbo si è soffermato sul proficuo rapporto costruito con il ministro Luca Zaia, ormai prossimo a lasciare il dicastero per assumere la carica di presidente della giunta regionale veneta. Zaia, ieri, ha visitato il padiglione abruzzese. Oggi è previsto l’arrivo a Verona del presidente della Regione, Gianni Chiodi.

Per Riello, «se il 2009 ha rappresentato l’annus horribilis dell’economia mondiale e di quella italiana, si può dire che il sistema vino è solido e regge, ma che la ripresa è a macchia di leopardo: chi in questi lunghi anni di crescita continua ha investito puntando sull’innovazione, sulla qualità, sulla struttura di promozione e vendita di prodotti adatti al mercato sta raccogliendo risultati positivi». Cresciuto nei padiglioni di Veronafiere il numero dei delegati esteri, provenienti quest’anno da oltre 30 Paesi. Un modo per offrire alle aziende sempre più occasioni per incrementare gli affari e cercare di trovare il visitatore su «misura»: enotecari, distributori, importatori, distribuzione organizzata, consumatori, appassionati.

La rassegna occupa una superficie di oltre 92mila metri quadrati per 4200 espositori e prevede 150 mila visitatori da oltre cento Paesi. E’ oggi la più grande fiera del mondo dedicata al settore vinicolo e, unitamente alle rassegne Sol, Agrifood club ed Enolitech, rappresenta un unicum di 4800 espositori in rappresentanza delle migliori produzioni alimentari. Un potenziamento voluto per essere sempre di più e meglio piattaforma di supporto per l’attività internazionale di istituzioni e imprese, e realizzato attraverso società dirette, joint-venture e partnership in Usa, India, Cina, Brasile.
(cr.re.)

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