Violenza in centro, solidarietà alle trans aggredite: «Ma Pescara non è questa»

26 Settembre 2025

Pesanti i commenti sul web, l’associazione Medea Odv: «Siamo pronti ad offrire il nostro supporto» Il Pd: «L’amministrazione resta in silenzio» e Pettinari va dai carabinieri: «Bisogna intervenire»

PESCARA. «Trans o no, siamo tutte donne», «un forte abbraccio a Fabiana e Mia»; «vergogna, gli esseri umani non vanno né aggrediti né offesi»; «la sicurezza è a rischio, ma prima di tutto lo è la povertà educativa». Sono soltanto alcuni dei commenti di solidarietà e affetto che si leggono sotto il post del Centro sull’aggressione subìta dalle donne transgender Fabiana Gelsomino e Mia Cardellicchio che, nella serata di venerdì scorso, sono state insultate e aggredite nel cosiddetto “quadrilatero del degrado” in pieno centro.

Secondo la ricostruzione, tutto sarebbe iniziato alle 21.30 quando Fabiana, residente da oltre cinque anni nel capoluogo adriatico, è stata inseguita da un uomo mentre camminava in piazza Santa Caterina. Arrivata all'ingresso della sua abitazione, la donna è stata picchiata con calci, pugni, sputi e graffi. E alle 22 – a soli 30 minuti dall’aggressione – l’incubo si ripete a danno dell’amica Mia che, nel parcheggio di fronte al Bingo, viene inseguita e minacciata da due parcheggiatori abusivi «in evidente stato di alterazione».

Sulla vicenda è intervenuta l’associazione Medea Odv, da anni impegnata nella lotta contro la violenza di genere. «Sono rimasto veramente colpito dalla storia», dichiara il presidente dell’associazione, Francesco Longobardi, «siamo pronti a dare voce a Fabiana e Mia, offrendo loro sostegno psicologico e assistenza legale gratuita. Il fatto che le aggressioni siano avvenute in una zona di degrado non incide sulla gravità dell’episodio. Non esiste giustificazione alla violenza: il territorio deve essere messo in sicurezza perché ognuno di noi deve sentirsi libero di andare dove vuole. Non dimentichiamo che la violenza, e il bullismo, uccidono».

Anche la politica ha preso posizione: il Partito democratico e il consigliere comunale Domenico Pettinari sono intervenuti sulla vicenda, chiedendo all’amministrazione comunale presìdi fissi nel quartiere. «Se Fabiana lasciasse la città, sarebbe una sconfitta per tutti noi», dichiara il capogruppo consiliare Pd e consigliere provinciale, Piero Giampietro, «chiediamo che attorno a questo episodio non cali, ancora una volta, il silenzio. Pescara non è questa: la nostra è una città accogliente e, come tutte le altre, ospita soggetti indecorosi. Abbiamo un’amministrazione comunale che invece di affrontare i problemi, si gira dall’altra parte».

E questa mattina è previsto un incontro tra il comandante provinciale dei carabinieri, il colonello Stefano Ranalletta, il consigliere comunale Domenico Pettinari e i residenti di piazza Santa Caterina, per discutere sul problema sicurezza. «Due vittime hanno trovato il coraggio di raccontare la loro triste esperienza ma», dichiara Pettinari, «tante sono le persone che rimangono in silenzio per paura di ritorsioni. È necessario riconoscere il problema e iniziare a parlare di una “emergenza sicurezza nel quadrilatero centrale. Una volta riconosciuta l’emergenza, il governo centrale dovrebbe attivare l’operazione “strade sicure”, mentre l’amministrazione dovrebbe ripristinare il vigile di quartiere. Le amministrazioni locali di centrodestra e centrosinistra si sono rivelati due facce della stessa medaglia».

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