Vita indipendente: sì a 2 milioni di euro 

Marsilio annuncia: porto la delibera alla prossima giunta Ferrante e Ranieri ringraziano: «Ma non bastano per tutti»

PESCARA. «In questi giorni abbiamo assistito a una volgare mistificazione sulla pelle dei più deboli e dei più fragili», afferma il presidente Marco Marsilio. «Qualcuno, dicendo bugie e dicendole consapevolmente perché in grado di leggere e capire gli avvisi pubblici, vuole attaccare l'amministrazione regionale sui contributi alla Vita indipendente. Questa amministrazione regionale non lascia da sole le persone fragili, anzi rispetto al passato le aiuta in maniera più sostanziosa. Le accuse lanciate dalla Cgil e dall’Associazione Carrozzine determinate, successivamente strumentalizzate dall’opposizione, sono prive di fondamento». Ma è lo stesso Marsilio ad annunciare che: «Già nella prossima giunta verrà approvata una delibera che stanzierà oltre due milioni di euro per garantire un adeguato finanziamento per far fronte alle numerose richieste che sono pervenute. Basta fare la proporzione per capire chi veramente presta attenzione a questa fascia di persone fragili e chi invece sceglie la strada dell'inutile polemica. Non bisogna dimenticare, inoltre, che l’attuale avviso ha modificato rispetto agli anni passati i criteri per richiedere il contributo cancellando il limite di età di 67 anni».
Subito la replica dell’associazione Carrozzine Determinate e della Cgil Abruzzo Molise: «La nostra denuncia ha determinato un intervento dell’amministrazione regionale che stanzierà ulteriori fondi per i progetti di vita indipendente, la cui cifra attuale è di 700mila euro», scrivono Claudio Ferrante e Carmine Ranieri. «Nessuna strumentalizzazione o polemica futile, solo dati, numeri e lotte per la dignità delle persone con disabilità e delle loro famiglie», aggiungono, «ma i fondi promessi dal presidente della Regione, che ringraziamo, sono ancora assolutamente insufficienti a fronte delle domande (406 in totale, ndr) per più di 3.500.000 euro. Prendere in carico i più fragili vuol dire garantire un livello di vita autonoma dignitoso. I fondi regionali», concludono, «devono essere stanziati in modo da ottenere la copertura totale delle domande presentate o garantire almeno gli stessi livelli di finanziamento dell’anno 2021 che si attestavano all'80%». (c.s.)