La coop creata da Mario, ex tossicodipendente che scommette sul reinserimento

Vita Nova, una mano ai disagiati attraverso opportunità lavorative

PESCARA. Dopo essere stato in comunità, quella di San Patrignano, oggi grazie anche al costante aiuto del Sert e dei servizi sociali il signor Mario Cantagallo ha cambiato vita. È sposato. Ha due figli e dal marzo di quest'anno ha aperto una società cooperativa per il recupero sociale attraverso il lavoro.

«Attraverso il lavoro l'individuo ritrova la pienezza della propria personalità, del proprio essere». Con queste parole Cantagallo pubblicizza la sua creatura, la società «Vita Nova», costituita da dieci persone tra soci e volontari. Nata nel marzo scorso allo scopo di favorire l'inclusione sociale di soggetti svantaggiati attraverso l'individuazione di opportunità lavorative, la società oggi si occupa di manutenzione di aree verdi, aree condominiali, opere di tinteggiatura e decorazioni, sgombero garage e scantinati, manovalanza e facchinaggio.  «Vita Nova», ha dichiarato il presidente Cantagallo, «ha l'obiettivo di voler sostenere e accompagnare soggetti svantaggiati, tra i quali principalmente ex tossicodipendenti, nel reinserimento lavorativo.

Da uno sguardo attento alla realtà, si è notato che una delle cause di ricaduta per gli ex tossicodipendenti, nonostante la frequenza di una comunità di recupero, è proprio la mancanza di lavoro» e per questo, continua Cantagallo, «mi sento in dovere di accompagnare ogni individuo nel percorso di reinserimento, fornire un supporto educativo e psicologico, sensibilizzare e diffondere il valore dell'accoglienza, valutando le attitudini di ogni singolo lavoratore per poi indirizzarlo nel settore più appropriato, creando raccordi con enti privati e pubblici, seguendo il singolo mediante colloqui di consulenza personale e di gruppo». 

In comunità, a San Patrignano, dopo esserci rimasto tre anni ha imparato a fare il fabbro e poi assistenza ai malati sieropositivi. Con la sua voglia di fare e grazie alla nascita della cooperativa sociale, è riuscito ad avere in gestione la cura del verde di alcune scuole secondarie di secondo grado della città di Pescara. Uscendo dal tunnel è riuscito a realizzare alcuni dei suoi sogni che fino a qualche anno fa erano chiusi nel cassetto.  Per poter raggiungere tutti questi obiettivi la «Vita Nova» si è offerta sia agli enti pubblici che a quelli privati, avvalendosi dell'apporto di professionisti nel settore come geometri, architetti, ingegneri, medici, che hanno messo a disposizione tutta la loro esperienza maturata nel tempo.

In tutte le fasi di costituzione della società, i lavoratori della cooperativa sono stati seguiti dalle assistenti sociali, da psicologi e da educatori.  Oggi, guardando il passato, ha già in mente un nuovo progetto: aprire una sartoria per delle ragazze disagiate. L'idea è di reintegrare nella società persone con problemi sociali che, dopo aver seguito i percorsi di recupero nelle strutture specializzate, potrebbero entrare a far parte del mondo di «Vita Nova».

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