Vola una sedia dopo il sì a tre palazzi

10 Settembre 2010

Scoppia la lite in commissione tra i consiglieri del Pd Di Pasquale e Di Stefano

MONTESILVANO. È finita tra gli insulti la riunione della commissione Urbanistica. Dopo il sì a tre palazzi del gruppo D'Andrea tra via Metauro e via Bradano, dietro alla pineta di Santa Filomena, è scoppiata la lite per una firma sul registro delle presenze dei consiglieri. Alla fine della commissione Urbanistica, presieduta dal capogruppo Pdl Luigi Marchegiani, è scoppiata una litigata tra i consiglieri del Pd Francesco Di Pasquale e Gabriele Di Stefano. Uno scambio di accuse per una firma sul registro necessaria ad avere diritto al gettone di presenza da 39,77 euro. Una lite che ha richiesto anche l'intervento del sindaco Pasquale Cordoma arrivato di corsa dal suo ufficio al primo piano.

La commissione era cominciata alle 12 di mercoledì senza Di Pasquale: «Al suo posto», racconta Di Stefano, «era presente un altro consigliere del Pd, Gianni Bratti, che aveva firmato il registro al posto di Di Pasquale». Da discutere, per la seconda volta in poco più di due mesi, il progetto di D'Andrea per via Metauro: tre palazzi dietro alla pineta di Santa Filomena. Una discussione accesa perché, il 14 maggio, un tecnico dell'ufficio Urbanistica aveva rilasciato «parere contrario». Il no ruota intorno alla cessione di terreno: al Comune non sarà ceduto, come previsto nel 2005, un pezzo di terreno affacciato sulla pineta ma una striscia parallela a via Metauro.

Sul progetto, la commissione si era espressa già una volta con un voto contrario. Un orientamento cambiato poco più di due mesi dopo: la maggioranza, mercoledì, si è ricompattata per far dire sì al progetto con una volumetria di 7.615 metri cubi e una cessione al Comune di 4.603 metri quadrati. In base alla delibera che ora dovrà essere approvata dal consiglio, i tre fabbricati saranno «traslati indietro», il verde «ricompattato su via Metauro», e sarà creato «un percorso pedonale, a spese della ditta, per la collegare la pineta con la strada parco».

Una strada, precisa la delibera, «di cinque metri con illuminazione e panchine». In commissione, contro il progetto di via Metauro, si era scagliato Di Stefano che aveva votato contro insieme a Giancarlo Cipolletti di Rialzati Abruzzo. Si era astenuto, invece, Bratti presente al posto di Di Pasquale. Al termine della votazione è successo di tutto: in aula è arrivato Di Pasquale che ha provato a firmare il registro delle presenze. «Ma Di Stefano mi ha aggredito verbalmente lanciando accuse e chiedendo l'intervento del sindaco», dice Di Pasquale, «essendo stato ricoperto di insulti, mi sono innervosito». Secondo Di Stefano, Di Pasquale ha minacciato di colpirlo con una sedia. «Ho soltanto spostato la sedia con un piede», dice invece Di Pasquale, «Di Stefano ha preso un abbaglio».

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