Zanni, marciapiedi rotti e tombini otturati

I lavori di risistemazione sono imminenti, ma è altrettanto vero che le condizioni del rione sono tali da non concedere attenuanti agli amministratori

PESCARA. Cittadini di serie C. Così devono sentirsi gli abitanti della zona nord di Zanni ogni qual volta mettono piede in strada. Se è vero che i lavori di risistemazione sono imminenti, è altrettanto vero che le condizioni del rione sono tali da non concedere attenuanti agli amministratori. In alcuni punti, i marciapiedi sono disintegrati e rappresentano un grave rischio per i pedoni. Attraversarli con un carrozzino è improponibile.  Chi si avventura tra quelle vie in macchina non se la passa certo meglio perché rischia forti danni a causa delle buche. In un punto, manca una griglia intera da non si sa quanto tempo. 

Luciano Pasetti, un residente nella zona che ha in via Carlo Alberto Dalla Chiesa l'arteria principale, parla con voce carica di sconforto. «Qui siamo abbandonati: è questa la triste realtà», dice al telefono. «La programmazione dei lavori di pulizia da parte della società Attiva è pari a zero. Mi sono anche stufato di telefonare per sollecitare un intervento. Non credo di esagerare dicendo che in alcuni punti la spazzatrice non passa da un anno intero. Serve un importante lavoro di riqualificazione dell'intera zona, ma serve anche una manutenzione continua perché noi abbiamo gli stessi diritti degli altri pescaresi. Faccio un esempio tra i tanti: i tombini sono carichi di foglie, cartacce e immondizia di vario genere e non ci vuole molto a immaginare che, se arriverà un acquazzone, qui si allagherà tutto con ulteriori disagi e danni a carico di noi residenti. Siamo nel cuore di Zanni ed è un cuore carico di tristezza perché il degrado avanza e noi cittadini siamo da soli a lottare per impedirlo». (cr.pe.)

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