È il Pescara nuovo corso, l’Arezzo al tappeto

15 Ottobre 2007

I gol di Caracciolo e Sansovini esaltano i biancazzurri, l’Adriatico torna in festa

PESCARA. Nel nome di Gerardo e Francesco, intesi come fratelli Soglia, il Pescara batte l’Arezzo e lo supera in classifica: 11 punti contro 8. È la prima vittoria dei biancazzurri con la nuova proprietà, il cui score è invidiabile: un pareggio (1-1), a Taranto, nell’esordio esterno, e una perentoria affermazione nella prima casalinga. Il 2-0 è griffato da capitan Caracciolo e dal solito Sansovini, che sta vivendo il miglior momento della carriera. A condire il tutto, in uno stadio pieno più di entusiasmo che di spettatori, la voce dello speaker Danilo Iannascoli, tornato al microfono dopo un mesetto sabbatico.

Non si può dire che Pescara e Arezzo si risparmino. Nella prima mezz’ora, creano quattro limpide occasioni da gol. Due per parte. È la voglia di vincere, certo. Ma è anche la vocazione offensiva degli schieramenti. Sia i biancazzurri che i toscani utilizzano un 4-4-2 caratterizzato dalla costante spinta degli esterni. Sulla sponda pescarese, Micco e Felci sostengono senza sosta le punte Sansovini e Cani. Su quella opposta, Bondi e Cavagna danno costantemente man forte a Falomi e Martinetti.

A guadagnarci sono i portieri Indiveri e Marconato, che si esaltano e strappano applausi. Il tutto sotto gli occhi di Gianfranco Zola dell’Under 21. C’è da stupirsi che si giunga all’intervallo con il risultato ancora inchiodato sullo 0-0. Certo, non è solo merito dei portieri. Sulla mira di Micco, ad esempio, si potrebbe aprire un interessante dibattito.

Ma, probabilmente, è meglio parlare della caparbietà con la quale capitan Caracciolo cerca e trova il gol nei primi minuti della ripresa. Bravi, nell’occasione, anche Sansovini e Felci. Quest’ultimo, qualche minuto più tardi, si ripete mandando in rete proprio Sansovini. Per il rapidissimo attaccante biancazzurro, si tratta del quinto gol nelle ultime cinque partite. Una media da favola.

Nel giro di una ventina di minuti, l’Arezzo esaurisce le sostituzioni, ma non gli basta mandare in campo due punte fresche - Kroupi e Myrtaj - per essere realmente incisivo. Il Pescara continua ad avere un passo in più. E i due uomini che Lerda inserisce a centrocampo, Leone e Fortunato, si rivelano subito i tasselli giusti per inibire le residue velleità dei toscani.

Ci sarebbe spazio per qualche altro gol perché l’Arezzo si smarrisce. Il Pescara, evidentemente eccitato per la conquista dei tre punti, va in cerca di cose difficili e non s’accorge della reale vulnerabilità degli ospiti. Domenica prossima, sempre all’Adriatico, i biancazzurri avranno di fronte un altro avversario dalle dichiarate ambizioni di play off.

Il Perugia è storicamente una bestia nera dei pescaresi, anche se nell’ultimo confronto, tre stagioni fa, in serie B, perse 2-1. Gerardo e Francesco Soglia, c’è da giurarci, non vedono l’ora di vivere un’altra bella esperienza. Comprensibile. Mica sono entrati nel calcio solo per pagare i debiti contratti dagli altri. In primis da Max Pincione.

«E’ un momento magico»
Sansovini alla quinta rete: «Dedicata ad Alfageme»

di Paolo Toro

PESCARA. Tira aria di entusiasmo e soddisfazione nel rinnovato look della sala stampa dell’Adriatico. Questo Pescara convince tutti, dalla tifoseria alla nuova proprietà, e rispetto all’inizio del torneo c’è ora un clima totalmente opposto. Con una percentuale eccellente (5 reti in 5 gare) il primo protagonista è Marco Sansovini, che contro l’Arezzo ha confermato il proprio valore.

«Un momento particolare come questo non me lo sarei mai aspettato, anche se come i miei compagni mi impegno sia durante la settimana che la domenica per fare meglio». Durerà ancora il momento magico? «Segnare sempre credo sia impossibile; l’importante è dare sempre il 100% e aiutare la squadra. Se poi viene anche il gol personale, meglio ancora».

E in un momento così felice si fa portavoce dei suoi compagni per una dedica particolare. «Penso che questa vittoria vada dedicata a Luis Alfageme che sta vivendo un momento particolare (gravi problemi familiari in Argentina, ndc); gli facciamo un “in bocca al lupo” e lo aspettiamo nella migliore condizione possibile, sperando che vada tutto bene».

E’ particolarmente soddisfatto della propria prestazione Edgar Cani. «Sto cercando il mio spazio e lo sto trovando. In questa formazione mi trovo a mio agio; con tanti giocatori forti e più esperti ci sono stimoli per migliorare». Nessun rammarico per il mancato trasferimento in una squadra più blasonata come il Lecce. «Mi alleno con il Pescara e sono molto contento; puntiamo alla salvezza matematica, e quello che verrà in più sarà tanto di guadagnato».

E sul possibile innalzamento degli obiettivi si spinge un po’ più in là il capitano Fabrizio Caracciolo, autore della seconda rete, ma senza sbilanciarsi. «Siamo un gruppo molto unito, lavoriamo e siamo consapevoli del nostro valore. Non abbiamo paura di nessuno e cerchiamo sempre di migliorare». La partita, dopo la fase di avvio, ha preso una piega netta in favore dei biancazzurri.

«Abbiamo sofferto nei primi 20 minuti, ma poi gradualmente abbiamo preso fiducia e per 60/70 minuti abbiamo dominato». Particolare è stata l’azione della rete. «Ho calciato di prima su un passaggio arretrato di Felci, ma il tiro è stato ribattuto da Micco; poi ho avuto il tempo di calciare nuovamente e per fortuna è andata bene. Al di là del gol sono soddisfatto per la prestazione della squadra e del rapporto che si è creato con la tifoseria.

Sentiamo molto vicini i ragazzi della curva, che ci hanno sempre aiutato anche nei momenti di difficoltà».