All’orizzonte c’è anche il divorzio tra il diesse Leone e i Maio

11 Gennaio 2016

LANCIANO. Le separazioni sono all’ordine del giorno in questo gennaio rossonero: la Virtus Lanciano sta consumando divorzi in serie dai propri beniamini, e tra uno strappo doloroso e l’altro rischia...

LANCIANO. Le separazioni sono all’ordine del giorno in questo gennaio rossonero: la Virtus Lanciano sta consumando divorzi in serie dai propri beniamini, e tra uno strappo doloroso e l’altro rischia di scapparci anche l’addio del direttore sportivo Luca Leone. Per sei stagioni calciatore dei frentani e protagonista in campo di tre campionati vinti, Leone in questi anni è stato qualcosa di più di un semplice diesse per i Maio. È considerato uno di famiglia, ma adesso anche lui sembra preparare i titoli di coda: proprio negli ultimi giorni avrebbe infatti manifestato alla dirigenza il proposito di lasciare la società a fine stagione. Di certo non è una scelta facile, come facile non è la situazione nella quale al momento si trova il direttore sportivo: sembra un doganiere della Germania Est nel giorno della caduta di Berlino, che non può far altro che stare lì a vidimare passaporti di gente che scappa. Del resto gli ingressi, come ha detto lo stesso vicepresidente Guglielmo Maio nei giorni scorsi, arriveranno dopo aver completato le cessioni. Nel frattempo si fanno sondaggi per giovani di belle speranze e qualche giocatore più esperto in cerca di riscatto, ma soprattutto si alleggerisce il monte ingaggi per rimettere in pari i conti del club. Non è insomma la situazione migliore nella quale un diesse può fare calciomercato, anche perché a tutto ciò si sommano le incertezze sulla trattativa per cedere la Virtus Lanciano all’imprenditore Antonio Colasante, che vorrebbe rilevare anche altre aziende della famiglia Maio.

La situazione potrebbe conoscere sviluppi improvvisi nelle prossime settimane, forse anche prima della fine del calciomercato, e per questo è inevitabile che il lavoro di Leone sui movimenti in entrata sia fortemente limitato. Se con Colasante non si arriva alla stretta finale e restano i Maio, allora dopo le cessioni possono iniziare gli ingressi. In caso contrario, il ruolo di Leone nell’organigramma della Virtus Lanciano sarebbe travolto dalla generale ristrutturazione che inevitabilmente una nuova proprietà porterebbe con sé. In pratica il diesse non sa se potrà portare a termine o meno la sessione in corso del mercato di riparazione: è una situazione non facile, che sta mettendo a dura prova anche i legami tra gente di famiglia. (a.r.)

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