Anche a Pineto da venerdì ci sarà il Var a chiamata

La novità della serie C: un dirigente in panchina potrà chiedere all’arbitro per due volte di rivedere un episodio dubbio al monitor. (Nella foto, Alessandro Marracone del Pineto)
Venerdì sera la serie C ripartirà con una grande novità: in Lega Pro e in serie A femminile, infatti, è stato introdotto il cosiddetto Var a chiamata. E potrà accadere anche in Pineto-Vis Pesaro in programma proprio venerdì sera alle ore 21. Ogni squadra avrà a disposizione due chiamate per richiedere l’intervento del Var durante la partita.
Se la chiamata sarà corretta, ovvero se l’arbitro cambierà la decisione in seguito alla revisione, la chiamata non verrà persa. In caso contrario, verrà sottratta. Un sistema che ricorda quello già in uso in altri sport come il tennis o il football americano, ma che ora sbarca anche nel nostro calcio professionistico. Non sarà l’allenatore a chiamare il Var, bensì il Club Referee Manager. Durante la partita l’allenatore e lo staff tecnico saranno in trance agonistica.
Non avranno la lucidità né la visione regolamentare per decidere quando è corretto chiamare l’arbitro al Var. Ecco quindi il Club Referee Manager, un professionista formato, aggiornato sul regolamento, sulle interpretazioni, sui protocolli, sulle dinamiche del Var e sulla comunicazione. È una figura che conosce i limiti e le possibilità del regolamento e sa come comunicare in modo efficace con staff, giocatori e dirigenti. Nel caso del Pineto sarà il team manager Marco Antonini.
In ogni stadio viene allestita una postazione (quasi ovunque tra le panchine, se lo stadio lo consente) con una copertura e un monitor, gestito da un assistente della Can C. Come per la Var, anche il FVS si usa solo in quattro casi: la regolarità di un gol (compresi i fuorigioco), i rigori, i cartellini e gli scambi d’identità. Dopo ogni rete, il quarto uomo va al monitor per accertarne la regolarità ed eventualmente segnalarla all’arbitro per una revisione e magari l’annullamento.
Detto per inciso: davanti a un episodio dubbio, invece di correre a protestare dall’arbitro, basterà alzare il dito verso il proprio allenatore, che poi deciderà se intervenire. Ovviamente la chiamata va fatta nell’immediatezza dell’azione incriminata, prima che il gioco riprenda, come succede per la Var. Se invece la palla sarà ancora in gioco, l’arbitro dovrà decidere di fermare l’azione in una zona neutra del campo, non certo con un uomo lanciato a rete…
La serie C, quindi, non sarà più figlia di un dio minore e, avendo anche lei una totale copertura televisiva, potrà garantire un aiuto agli arbitri per correggere quello che tutti (o quasi) hanno potuto vedere in televisione, o che hanno notato quelli in campo. Certo, con due telecamere su 27 campi (negli altri 3 le telecamere saranno tre o cinque), non si possono avere i controlli incrociati della Var: per questo il FVS sarà un fondamentale sostegno per correggere gli errori più evidenti, non certo i fuorigioco millimetrici o i rigorini di complicata percezione.
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