Calcio serie B

Aquilani sfida il passato tra veleni e vecchi rancori

20 Novembre 2025

Il tecnico del Catanzaro Alberto Aquilani (foto) ha giocato in serie A con il Pescara nel 2016, ma il suo addio fu ricco di polemiche

PESCARA. Un ex poco rimpianto dai tifosi pescaresi siede sulla panchina del Catanzaro. Il rapporto tra Alberto Aquilani e il Pescara è la storia di un amore mai sbocciato, concluso con un divorzio lampo di 9 presenze e un gol che non hanno lasciato alcun segno, se non qualche polemica. Stagione 2016-17, quella dell'ultima serie A dei biancazzurri targata Massimo Oddo. L'ex centrocampista di Roma, Liverpool, Juventus, Milan e Fiorentina, oltre che di una nazionale italiana ancora frequentatrice di palcoscenici mondiali, arriva in Abruzzo dallo Sporting Lisbona con un carico di responsabilità. Seppur a fine carriera, sembra l'uomo giusto per dare un tocco di esperienza ed essere il leader di una giovane squadra in cerca della salvezza. Segna pure un gol il 23 ottobre 2016 nella disfatta di Udine, sconfitta del Pescara per 3-1, ma soprattutto si rende protagonista di prestazioni sotto tono che hanno un epilogo a Crotone, quando si fa pure espellere per doppia ammonizione, prima di finire sul mercato. Lui che all'epoca, legato sentimentalmente all'attrice Michela Quattrociocche, veniva ribattezzato il Principino in virtù della somiglianza con il vecchio capitano della Roma Giuseppe Giannini. Invece è proprio la dolce metà di quel tempo che sale alla ribalta definendo i tifosi pescaresi una massa di ignoranti. Aquilani rincara la dose il giorno della sua presentazione al Sassuolo, dove finisce in prestito a gennaio, lasciando intendere motivi extracalcistici alla base della rottura con il Delfino ma il presidente Daniele Sebastiani non gliele manda a dire rispondendogli a tono. A Pescara non ci ritorna più, tanto da rescindere il contratto e andarsene in Spagna, con il Las Palmas. Ritiratosi dal calcio giocato, Aquilani comincia la carriera di allenatore prima al Trastevere, poi nel settore giovanile della Fiorentina fino alle prime esperienze nel professionismo con Pisa e Catanzaro. Per quanto riguarda la formazione anti-Pescara, l'unico dubbio riguarda l'impiego o meno dall'inizio dell'attaccante Cissè, il capocannoniere dei giallorossi con 5 reti, che è reduce, come il pescarese Dagasso, dal doppio impegno contro Polonia e Montenegro nella nazionale italiana under 21 di Silvio Baldini. Marco Ratta ©RIPRODUZIONE RISERVATA