Avellino -Teramo, rissa in tribuna

I tifosi insultano i giocatori campani della Tercas, sugli spalti i parenti

TERAMO. E’ finita in rissa sulle tribune, pessimo epilogo della partita Air Avellino-Banca Tercas Teramo. Una partita stranaa, dai due volti ben distinti: primo tempo tutto di marca teramana; dominio assoluto dei padroni di casa dopo l’intervallo.

Sugli spalti, invece, il match è stato a senso unico: il “caldo” pubblico avellinese non si è limitato ad incitare i suoi, ma si è prodotto anche in un incessante tifo contrario, con insulti, anche pesanti, all’indirizzo dei giocatori biancorossi, in particolare dei due atleti campani della Banca Tercas, Peppe Poeta e Valerio Amoroso.

E sugli spalti c’erano anche parenti e amici non solo dei due giocatori azzurri, ma anche di Gennaro Valentino (originario della provincia di Caserta) e dell’assistente allenatore Marco Ramondino, avellinese. Visto che anche il coach Andrea Capobianco è campano, Avellino-Teramo era una specie di derby, ma sugli spalti sono emersi soprattutto gli aspetti deteriori delle partite di questo tipo.

Un clima molto acceso, con eccessi di tifo che sono sentiti anche in tribuna stampa - e non dovrebbe accadere, perché il regolamento media della Lega obbliga i giornalisti a «mantenere un comportamento il più possibile imparziale, evitando gesti espressioni e comportamanti che possano fomentare il pubblico contro giocatori e arbitri». Un clima che si è rivelato particolarmente pesante per i parenti dei giocatori biancorsossi, bersagliati da invettive ad personam.

E così è accaduto che al termine dell’incontro uno spettatore che sembra facesse parte del gruppo dei parenti di Poeta si è rivoltato contro alcuni sostenitori avellinesi in tribuna, che a loro volta si sono scagliati su di lui: ne è sorto un parapiglia - una rissa vera e propria, secondo quanto riferito da alcuni giornali - sedato poi dalle forze dell’ordine che hanno anche evitato che i tifosi della curva dei supporter locali raggiungessero la tribuna con conseguenze facilmente immaginabili.

Una cosa molto antipatica, per usare un eufemismo, ma che ovviamente non giustifica il Teramo per il crollo della squadra nel secondo tempo. Un crollo dovuto, secondo coach Capobianco, all’approccio mentale sbagliato da parte dei biancorossi, che sono rientrati in campo senza la forza di carattere necessaria per contenere la prevedibile reazione dei padroni di casa.

Tra i quali sono emersi in particolare Cortese, che partito dalla panchina ha meso a segno 20 punti con 5/5 nel tiro da tre, e il playmaker Dee Brown che ai 17 punti ha aggiunto la bellezza di 16 assist, una misura che vale il record eguagliato di tutti i tempi: come lui hanno fatto solo Marques Green, sempre con la maglia dell’Avellino in un Air-Benetton del 17 aprule 2008, e il mitico Tony Kukoc con la maglia della Benetton Treviso nel 1992.

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