Berrettini più Sinner: l’Italia si prende tutto

25 Novembre 2024

Vince la seconda Davis di fila dopo il successo delle donne

MALAGA (SPAGNA). L'età dell'oro del tennis azzurro. Non solo Jannik Sinner: con un Berrettini ritrovato, l'Italia si prende di forza la Coppa Davis 2024 a Malaga, bissando il successo di 12 mesi fa, e corona così un anno formidabile, fatto della vittoria delle azzurre nella Billie Jean King Cup, dei due Slam e delle Finali Masters di Sinner, delle medaglie olimpiche di Parigi. Il punto della doppietta in Davis è arrivato, come da copione, dal numero 1 del mondo, che ha battuto per la nona volta su dieci l'olandese Griekspoor in un match più combattuto del previsto, ma alla fine scivolato per inerzia dalla parte del più forte. «Ci tenevo ad esser qui», la soddisfazione di uno stremato Sinner, arrivato a Malaga appena 48 ore dopo aver trionfato a Torino come Maestro. «È il modo più bello di chiudere la stagione». Alla finale di Malaga per assegnare l’«insalatierà, d'altra parte, la nazionale di Volandri si era presentata da favorita, a fronte dell'Olanda alla prima assoluta. E il capitano ha confermato le scelte della semifinale contro l'Australia, schierando nel primo singolare, contro Van de Zandschulp, Matteo Berrettini: il plus è stato proprio il tennista romano, smarrito negli ultimi anni sulla via degli infortuni e tornato 'martellò vincente, per il servizio e per la tenuta mentale. Un anno fa era in tribuna a tifare per i compagni, senza pensare ai guai fisici, stavolta ha giocato, ha vinto e alla fine è scoppiato in lacrime tra le braccia di capitan Volandri. La serata cominciata con l'inno di Mameli e quello olandese si è perciò conclusa solo col primo, e tutti gli azzurri a alzare la Davis tra i coriandoli, prima della foto attorno a un Angelo Binaghi dal sorriso senza fine. «Il nostro inno è oramai la colonna sonora del tennis mondiale», esulta il presidente del Coni, Giovanni Malagò, e il pensiero va al sorriso di Jasmine Paolini, alla forza di Tathiana Garbin, alle potenzialità di Lorenzo Musetti. Il punto della vittoria è arrivato da un Sinner dominante, nonostante la fatica: 7-6 6-2 il punteggio contro Griekspoor, che per tutto il primo set lo ha impegnato con un servizio veloce, passanti precisi, gran colpi da fondo e pochi errori. Ancora più impressionante la vittoria che l'aveva preceduto, quella di Berrettini: 15 aces, colpi vincenti, una tenuta mentale da grande giocatore. «Questa Coppa pesa, in tutti i sensi», le sue parole dal Palacio de Deportes Jose Maria Martin Carpena. «A chi la dedico? Alla mia famiglia e a me stesso che non ho mai mollato». «È incredibile, ho trovato delle splendide soluzioni in campo, la cosa più importante è essere riuscito ad arrivare integro, mi mancavano questi momenti. Il mio livello di tennis è sempre stato lì ma non è facile giocare al tuo meglio quando sei assente a lungo, l'obiettivo era stare meglio dopo ogni partita e l'ho raggiunta». Alla vigilia di Malaga, Berrettini aveva assicurato la sua totale disponibilità a Volandri, per il singolo, il doppio o anche solo il ruolo di capotifoso, come fu sempre in Andalusia nel 2023: e alla fine li ha ricoperti tutti e tre, sorprendendo anche per l'intesa nel doppio con Sinner. «Lui mi è da esempio», le parole del romano sull'altoatesino. Che d'altra parte ha sempre sostenuto il compagno azzurro, incitandolo da bordo campo a ogni errore, ed esultando a ogni punto. Ora Berrettini, rientrato nella top 40, ha la possibilità di presentarsi all'apertura del 2025 da testa di serie degli AusOpen.
Roberto Di Candia