Celano pronta a rivivere le emozioni di 30 anni fa

I protagonisti della prima promozione tra i professionisti tornano in campo. Le otto vittorie di fila e il pari nel derby, poi la cavalcata degli uomini di Andreetti
CELANO. Il sogno di una città, di una tifoseria calorosa, di un manipolo di giocatori di indiscutibile qualità si corona nel giugno del 1987. Una tifoseria in festa si riversa sul polveroso stadio Bonaldi alla rincorsa degli “eroi” che consentirono la promozione in serie C2. L’Olimpia Celano, con le sue imprese calcistiche, ha avuto anche il merito di accelerare la realizzazione di un complesso sportivo all’avanguardia – stadio comunale e palazzetto dello sport con annessa piscina – che senza quell’impresa sarebbe rimasto lettera morta.
Il tutto prese corpo raccogliendo i frutti di una rinata società sportiva, l’Olimpia Celano, brava a prendere in carico le ceneri della Cliternum, cancellata dal calcio qualche anno prima, che attraverso un esaltante percorso sportivo (corredato per parecchi anni a seguire dal conseguimento del premio disciplina per il comportamento leale di pubblico e giocatori) salì, categoria dopo categoria, fino al definitivo salto di qualità. Nel 1987 la squadra allenata da Checchino Andreetti, con un inizio stagione travolgente, inanellò una serie impressionante di vittorie consecutive. Otto per la precisione con la prospettiva di battere il record della Juventus in caso di ulteriore successo sull’Aquila. Quel giorno al Bonaldi c’era un’atmosfera rovente, e il pubblico rimase ammutolito di fronte alla rete di vantaggio dei rossoblù con un gol di D’Antimi su cross di Bencivenga. La reazione del Celano fu veemente e premiata dal pareggio con il gol forse più bello della carriera di capitan Augusto Cantelmi, il Principe, che con una fantastica deviazione al volo, su angolo di Vecchiotti, azzerò lo svantaggio. La partita finì in parità e il record sfumò, così come il sogno di partecipare alla Domenica sportiva. Da quel pareggio, però, la corazzata Celano riprese vigore e conquistò partita dopo partita il diritto a salire tra i professionisti. La vittoria decisiva avvenne in trasferta contro la Vis Sezze, salutata da balli per strada e carovane festanti di tifosi. L’approdo in C2 fu un punto di partenza per una serie di stagioni straordinarie, timbrate dalla professionalità delle varie società che si sono succedute, dai presidenti Ferdinando Barigazzi, che sulla scia di quei successi divenne anche sindaco di Celano, a Ermanno Piccone, autentica colonna per gli anni a seguire, quelli difficili della permanenza tra i professionisti. La personalità dell’indimenticato Guido Attardi e l’estro dei vari giocatori (Ferro, Sansonetti, Ceccarelli, Vivarini, Caradonna e tanti altri) hanno rappresentato un punto di riferimento per il calcio abruzzese. Società sana, calciatori motivati, pubblico esigente e caloroso: sono stati anni di grande entusiasmo. Poi, come spesso accade, per motivi vari, inizia la fase discendente tra retrocessioni e disimpegno. Stagioni difficili, come quella appena trascorsa nel campionato di Promozione, salvate dalla passione di dirigenti stoici che si sono caricati sulle spalle il peso economico della società. Oggi, una partita tra vecchie glorie allo stadio Fabio Piccone, organizzata dal Celano Fc Marsica e dal Comune, sarà l’occasione per ricordare e festeggiare. La ruota della vita per tutti i calciatori oggi in campo, provenienti da ogni parte d’Italia, girerà con la velocità di un déjà vu. Appuntamento alle 16.30. L’ingresso sarà gratuito.
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