Ciclismo, Stefano Giuliani chiude il team Continental

L’ex corridore e ora dirigente scende dall’ammiraglia: «D’ora in poi mi dedicherò solo al Trofeo Matteotti»
PESCARA. Un anno fa di questi tempi Stefano Giuliani, 67 anni, aveva dichiarato di aver bisogno di un po’ di tempo per riflettere sul futuro del suo team affermando: «Potrei anche fermarmi, vedremo». È trascorso un anno ed ecco che l’annuncio è arrivato via social: la squadra Continental di ciclismo - nella scala gerarchica dietro a World Tour e Professional - di cui era l’ideatore e il factotum chiude. Giuliani scende dall’ammiraglia. La Monzon – Incolor – Gub si ferma al termine della stagione. Chiusura della squadra italo-rumena dopo otto anni di attività in giro per il mondo. La motivazione l’ha fornita lo stesso Giuliani, ex corridore abruzzese, nonché a lungo direttore sportivo alla Nippo – Vini Fantini, da qualche stagione coinvolto nell’organizzazione del Trofeo Matteotti, classica pescarese, fino a diventare recentemente presidente della Uc Perna, che da anni è a capo dell’evento. «Non ha più senso andare avanti, meglio finirla così. Troppi problemi», ha commentato Stefano Giuliani, originario di Castilenti, ma pescarese di adozione. «Non ci sono le condizioni economiche, e non solo. Non dico che è una sconfitta, ma quasi».
E poi ancora: «Dal lontano '96 (con la Cantina Tollo insieme a Palmiro Masciarelli, ndr), un'intera vita è passata tra strade polverose e asfalti lucidi, tra vittorie esaltanti e sfide in salita, sempre con il cuore che batte al ritmo delle due ruote. Quante emozioni condivise, quante battaglie affrontate, quanti sogni inseguiti insieme a voi, la mia grande famiglia ciclistica. Oggi», il pensiero del dirigente abruzzese, «a quasi trent'anni da quel primo "via!", è tempo di voltare pagina, di tracciare una nuova rotta. Con lo stesso spirito indomito, la stessa passione bruciante e la stessa immensa gratitudine che mi legano a ognuno di voi, annuncio la chiusura del mio progetto Team Continental. Non è un addio, ma un nuovo inizio! La mia determinazione è più forte che mai», ha concluso Stefano Giuliani, «e la dedicherò interamente a un'altra grande passione: il 78° Trofeo Matteotti. Un evento che è storia, tradizione, futuro. Questa non è una rinuncia, ma una scelta di cuore, dettata dalla volontà di fare ciclismo in una maniera che ritengo più autentica e sostenibile. Un modo per concentrare le energie dove possono fare la differenza, onorando il vero spirito di questo sport».
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