CALCIO DILETTANTI

Cinque gioielli della Curi U15 al Torneo delle Regioni in Liguria

La società pescarese si gode le convocazioni dei suoi 2009, i gemelli Giosaffatto insieme in squadra e in Rappresentativa

PESCARA. Cinque Under 15 della Curi Pescara in partenza per la Liguria, sede del prossimo Torneo delle Regioni. Tra loro, i gemelli Luca e Francesco Giosaffatto, classe 2009, uno difensore centrale e l’altro terzino sinistro e prezioso jolly, all’occorrenza, a centrocampo (gli altri sono Ruggieri, Liberatoscioli e Reale). Ieri i ragazzi hanno ricevuto la visita e lo speciale in bocca al lupo del presidente Antonio Martorella, in rappresentanza dell’intera società, inorgoglita dalle convocazioni dei suoi giovani atleti. Una storia particolare, quella dei Giosaffatto, nata dalla stessa passione ma ricongiunta nello stesso spogliatoio solo da questa stagione, nella squadra allenata da Stefano Schiazza.

Luca è un difensore con il vizio del gol, già l’anno scorso protagonista nel campionato giocato da sotto età. “Il Torneo delle Regioni? Per mio fratello me l’aspettavo: ha qualità ed è un grandissimo giocatore. Per me invece la chiamata è stata inaspettata perché ho avuto un infortunio nelle ultime settimane, ma sono felice che i selezionatori abbiano creduto in me”.

Anche l’Abruzzo Under 15 proverà a sfruttare il suo sinistro: “I gol? L’ultimo nel derby play-off è arrivato su punizione: in campionato sono arrivato a 6, ma ne manca uno segnato in un derby. A chi m’ispiro? In generale a nessuno, ma nella rincorsa prima di calciare a Messi, il più grande”, aggiunge Luca.

I 2009 della Curi Pescara partiti forte nel girone élite dopo una stagione regolare da protagonisti: 3 partite, 9 punti e zero gol subiti. I numeri non mentono mai. “Siamo un grandissimo gruppo, è questa la nostra forza – dice Giosaffatto – . Abbiamo tanta qualità tecnica, che abbinata all’armonia del gruppo crea la giusta sintonia in campo. Merito anche del mister Schiazza, che ci sprona e non ci fa abbassare mai la guardia. Ci fa essere sempre focalizzati sull’obiettivo. Perché, come dice, il presidente Martorella, “il calcio l’ha inventato il diavolo”: è un attimo che ti sfugge una partita e capita quello che non dovrebbe accadere. Sappiamo che possiamo andare avanti e possiamo fare molto di più e non smettiamo mai di lavorare”.

Luca e Francesco per la prima volta insieme nella stessa squadra. “Sì, è la prima volta con mio fratello. L’anno scorso era al Pescara, io ero andato via un anno prima. In biancazzurro eravamo in gruppi differenti, non abbiamo mai giocato insieme. Perché ha scelto la Curi? Ha voluto giocare con me… la verità è che veniva a vederci l’anno scorso e vedeva che eravamo un ben gruppo, con un bell’ambiente. Voleva divertirsi e lottare per vincere il campionato regionale, e ha scelto la Curi. Qui è diventato protagonista e si sta facendo notare. E’ un terzino sinistro, anche se a volte si adatta a centrocampo o addirittura da trequartista. A me piace invece giocare difensore centrale, ci gioco dall’anno scorso e mi sono ambientato nel ruolo. Chi è più bravo con i piedi tra noi due? Siamo gemelli anche con i piedi, entrambi mancini…”.

Alla Curi i gemelli Giosaffatto hanno scoperto anche il mondo del “calcio oltre il calcio”: questa settimana, ad esempio, un gruppo di ragazzi ha vissuto un interessante pomeriggio al Museo CLAP, in via Nicola Fabrizi, alla scoperta dei maestri del fumetto. “In questa società si guarda anche alla vita fuori dal campo, si pensa al futuro dei giovani e a quello che accadrà nella vita, nello studio e nel lavoro. Le attività promosse dal nostro presidente sono belle e utili per noi ragazzi”.

Una riguarda la famiglia Giosaffatto: il papà Luigi riprende le partite dei 2009, che spesso diventano oggetto di riunioni video con la società e mister Schiazza. “Mio padre ha iniziato per dare una mano al mister e per aiutarci a migliorare rivedendo le partite. A noi, a casa, non ci dice nulla, solo di divertirci, essere costanti e non litigare in campo… La seduta video organizzata dalla società al Maior? Rivedere la partita tutti insieme è stato molto utile per capire movimenti, passaggi sbagliati. A me è servita per aprire il mio concetto di gioco e quello degli altri. Ed è stata motivante la storia del presidente Martorella, che ci ha raccontato la sua carriera e ci ha detto di non mollare mai”.

E i gemelli della Curi non molleranno nemmeno in Liguria, al Torneo delle Regioni 2024 che inizia domani. Luca ha salutato i compagni di classe dell’ITC “Acerbo”, Francesco quelli del Liceo “Da Vinci”: da oggi mancheranno per qualche giorno, ma sperano di tornare con una coppa che riempia l’Abruzzo e la Curi d’orgoglio”.