Di Cecco contro il suo passato «Bello, ma domenica vinciamo»
LANCIANO. C’è una parentesi giuliese nel passato calcistico di Domenico Di Cecco, 26enne capitano della Virtus. Con i giallorossi, contro cui domenica i rossoneri cercheranno un successo che in casa manca da troppo tempo, ha giocato a inizio carriera. «E’ vero ma è stato un po’ di tempo fa. Dopo la trafila nelle giovanili del Chieti, fui mandato a farmi le ossa nella Berretti del Giulianova». Un ex, quindi, seppre senza rancori. Intanto a ridare al match il giusto clima ci pensa la prefettura: il Biondi riapre ai tifosi ospiti.
Quella della ripertura degli spalti ai supporter avversari è una buona notizia sul piano sportivo ma certo non facilita il compito ai rossoneri di Pagliari.
Tornando all’anno in giallorosso, il capitano rossonero ricorda: «Una stagione splendida, culminata con la vittoria del campionato. Ne conservo ricordi bellissimi, anche se questo non influirà sul mio atteggiamento in campo, com’è logico». Dopo di allora Di Cecco ha ritrovato più volte sul proprio cammino il Giulianova. «Sia col Chieti che con l’Avellino mi è capitato di affrontare i “cugini” giuliesi, e per quanto riguarda i derby, ho ricordi belli e brutti».
Ad esempio? «Beh, tra i primi c’è sicuramente una sfida di Coppa Italia nella quale riuscii addirittura ad andare in gol, cosa rara per il sottoscritto, mentre tra i secondi cito un match di campionato conclusosi anzitempo, per via di un’espulsione». Domenica che gara sarà? «Spero bella, ma soprattutto vincente, per noi. I tre punti ci servono come il pane. A maggior ragione dopo l’immeritata sconfitta casalinga patita prima della sosta.
Col Cosenza ero in tribuna per via della squalifica, e pur non avendo potuto dare il mio contributo, al pari di diversi altri compagni di squadra indisponibili, ho visto una buona Virtus, che ha messo a lungo alle corde un avversario bravo e fortunato. Purtroppo non è la prima volta che ci capita di perdere così, al Biondi, per cui credo sia proprio arrivato il momento di invertire la rotta. Il Giulianova è una formazione giovane e per questo imprevedibile. Mi è molto simpatica e le auguro di cuore di salvarsi, ma domenica non faremo sconti a nessuno», conclude il capitano della Virtus Lanciano.

Quella della ripertura degli spalti ai supporter avversari è una buona notizia sul piano sportivo ma certo non facilita il compito ai rossoneri di Pagliari.
Tornando all’anno in giallorosso, il capitano rossonero ricorda: «Una stagione splendida, culminata con la vittoria del campionato. Ne conservo ricordi bellissimi, anche se questo non influirà sul mio atteggiamento in campo, com’è logico». Dopo di allora Di Cecco ha ritrovato più volte sul proprio cammino il Giulianova. «Sia col Chieti che con l’Avellino mi è capitato di affrontare i “cugini” giuliesi, e per quanto riguarda i derby, ho ricordi belli e brutti».
Ad esempio? «Beh, tra i primi c’è sicuramente una sfida di Coppa Italia nella quale riuscii addirittura ad andare in gol, cosa rara per il sottoscritto, mentre tra i secondi cito un match di campionato conclusosi anzitempo, per via di un’espulsione». Domenica che gara sarà? «Spero bella, ma soprattutto vincente, per noi. I tre punti ci servono come il pane. A maggior ragione dopo l’immeritata sconfitta casalinga patita prima della sosta.
Col Cosenza ero in tribuna per via della squalifica, e pur non avendo potuto dare il mio contributo, al pari di diversi altri compagni di squadra indisponibili, ho visto una buona Virtus, che ha messo a lungo alle corde un avversario bravo e fortunato. Purtroppo non è la prima volta che ci capita di perdere così, al Biondi, per cui credo sia proprio arrivato il momento di invertire la rotta. Il Giulianova è una formazione giovane e per questo imprevedibile. Mi è molto simpatica e le auguro di cuore di salvarsi, ma domenica non faremo sconti a nessuno», conclude il capitano della Virtus Lanciano.