Manifestazione a Roma, davanti al Coni dei sostenitori di Danilo Di Luca, il campione di ciclismo pescarese che ha vinto l'ultima edizione del Giro d'Italia, e che è stato deferito dal Coni per violazione del codice Wada. Si sarebbe sottoposto ad una infusione senza alcun preavviso dopo la tappa sul monte Zoncolan, durante l'ultimo Giro d'Italia.

In parole povere Di Luca si sarebbe sottoposto a una flebo di una sostanza che, anche se fosse stata solo acqua, doveva essere segnalata pena la squalifica. I tifosi del campione pescarese sono partiti dall'Abruzzo per chiedere giustizia per il loro beniamino.

Sul fronte sportivo, il presidente dell'Assocorridori, Amedeo Colombo, ha elogiato il comportamento della Rcs Sport, che ha dato il via libera alla partecipazione di Danilo Di Luca alla Tirreno-Adriatico e alla Milano-Sanremo. In particolare viene apprezzato “il senso di responsabilità” dimostrato da Rcs Sport che ha ammesso come sia in corso “un'aspra battaglia di perizie che rende più che mai valida la presunzione di innocenza di Di Luca”.