L'esultanza di Cocco&C. dopo un gol realizzato

IL PARERE DEGLI EX BIANCAZZURRI

Dicara, Gelsi e Pagano promuovono il Pescara 

Giudizi positivi dopo le prime due gare di campionato della squadra di Pillon «Un bel mix di calciatori giovani ed esperti, il Delfino può centrare i play off»

PESCARA. Il primo bilancio è senz’altro positivo, non solo per i quattro punti messi in cascina dopo le gare contro Cremonese e Livorno. Siamo agli inizi e il lavoro di costruzione sarà lungo e faticoso, ma di certo il Pescara ha enormi margini di crescita e arrivare al termine del campionato in zona play off è un traguardo alla portata dell’undici di Bepi Pillon.

Bepi Pillon, 62 anni

Ne sono convinti gli ex biancazzurri Giacomo Dicara, Michele Gelsi e Rocco Pagano che analizzano i vari reparti evidenziando le caratteristiche dei singoli e il potenziale dell’organico. Con l’ingaggio di Simone Farelli, l’allenatore non avrà problemi per il ruolo del portiere. Vincenzo Fiorillo offre ampie garanzie, Elhan Kastrati è un giovane di prospettiva e Farelli, appunto, è il terzo elemento pronto a mettere a disposizione la sua esperienza.
A Giacomo Dicara, ex difensore che vinse due campionati di B con il Delfino nel 1987 e nel 1992, tocca sviscerare la composizione della retroguardia. «Siamo in una fase di rodaggio», afferma il 48enne allenatore pescarese vice di Andrea Camplone, «i calciatori devono trovare il giusto affiatamento. Tuttavia, a Cremona la difesa si è ben comportata e anche contro il Livorno non ci sono stati grandi scompensi, se escludiamo l’errore di Balzano che ha portato al rigore e le due occasioni concesse nei minuti finali. Forse la squadra ha avuto un po’ di paura di non farcela e si è tirata indietro. Con l’ingresso di Diamanti i toscani sono cresciuti e in quel frangente bisognava limitare il suo raggio di azione. Tutto sommato, il reparto è affidabile. Se sta bene, Campagnaro è una garanzia anche a 38 anni, i terzini Balzano e Del Grosso sono forti ed esperti, così come Ciofani che aveva giocato la prima partita. Poi c’è Gravillon che, nonostante la giovane età, si fa rispettare. A volte è un po’ irruento, però potrà diventare un ottimo difensore». In rosa ci sono anche Perrotta, Elizalde, Fornasier e Scognamiglio che Dicara ha allenato a Cesena. «Quando starà bene, Gennaro darà un ottimo contributo».

Daniele Sebastiani, 53 anni

Nessun dubbio sulle potenzialità del Delfino. «Sarà necessario affinare i meccanismi. Ad esempio, la squadra a volte si allunga e in quei casi non bisogna perdere l’equilibrio, ma Pillon sa cosa fare. Credo che il Pescara possa arrivare tranquillamente tra le prime otto».
Michele Gelsi, ex mediano biancazzurro (una promozione in A nel ’92), riflette sul centrocampo del Pescara, da molti considerato tra i migliori della B. «È un reparto ben assortito», dice l’ex allenatore di San Salvo, Giulianova e Francavilla, «i punti fermi sono Brugman e Memushaj, due calciatori di categoria superiore. L’uruguaiano ha tanta qualità, l’albanese è prezioso a livello tattico. Credo che Machìn sia l’elemento ideale per completare il terzetto. Ha forza e tecnica per sopperire a qualche limite tattico che di certo colmerà, dal momento che è ancora molto giovane. Non penso che un centrocampo del genere abbia dei limiti nella fase di non possesso. Nel calcio si difende in undici e i primi a farlo devono essere gli attaccanti. Se tutti si aiuteranno non ci saranno criticità. Mi è piaciuto anche Melegoni e non dimentico Palazzi, Kanouté e Crecco». La corsa ai play off è appena cominciata. «Prima bisogna conquistare la salvezza, poi la squadra si giocherà le proprie chance. Devo dire però che il Pescara mi ha fatto una buona impressione. Pillon ha tante alternative in tutti i ruoli, perciò ci sono le basi per disputare un buon campionato».
Infine, Rocco Pagano, la più forte ala destra della storia del Pescara (due campionati di B vinti con la maglia biancazzurra), esprime un giudizio sul reparto offensivo. «A me l’attacco piace», afferma Pagano. «Contro la Cremonese e il Livorno ho visto qualche buona giocata ed è importante che Cocco si sia sbloccato, anche se i gol sono arrivati su rigore. Quando gli esterni offensivi saranno al top della forma, lui sarà il primo a beneficiarne e potrà segnare tante reti».
Si parla spesso di Mancuso e della sua posizione. Al riguardo Pagano sottolinea le differenze tra il calcio di oggi e quello di qualche anno fa. «Oggi gli attaccanti esterni non sono più solo quei calciatori che puntano l’avversario cercando di creare la superiorità numerica. In quella posizione gli allenatori schierano anche trequartisti, centrocampisti o avanzano terzini. Mancuso non è un giocatore che dribbla puntualmente l’avversario, però sa giocare a calcio. Pillon saprà trovargli la sistemazione giusta». Poi un commento sui baby attaccanti. «Ho apprezzato la voglia di Antonucci. È al primo anno di B e deve imparare a stare bene in campo, però ha già mostrato grandi qualità. È rapido, ha un bel tocco di palla ed è uno che rischia la giocata. Capone l’avevamo visto l’anno scorso ed un calciatore forte. Sono ottimista, il Pescara è stato costruito bene. Obiettivo? Lotterà per un posto nei play off».
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