Il corridore teatino Giulio Ciccone

IL GIRO D'ITALIA IN ABRUZZO

Eliminati i contatti tifosi-corridori, Yates positivo al Covid si ritira

Le squadre negli hotel del Vastese, circa 2000 persone tra atleti, tecnici e organizzazione lavorano per la riuscita della corsa. Quattro pagine speciali del Centro, ogni giorno, fino a mercoledì sulla carovana rosa

PESCARA. C’è un mondo che ruota attorno al Giro d’Italia. Organizzazione e logistica chiamano in causa tanta gente che lavora dietro le quinte. Poi ci sono i giornalisti al seguito, i cameramen. Corridori, massaggiatori, meccanici, addirittura i cuochi. La corsa rosa smuove circa 2.000 persone in un tour partito lo scorso 3 ottobre dalla Sicilia e che arriverà il 25 a Milano, percorrendo quasi 3.500 chilometri di strade: 1.200 tra squadre e organizzazione e 800 per tutto il resto. In questa voce sono inseriti anche coloro i quali montano arrivo e partenza. Sono due gruppi che si muovono autonomamente. E ragionano in base alle piantine realizzate al momento in cui vengono concordate le tappe. Generalmente, ogni gruppo ha un componente che si muove il giorno prima per segnare il percorso dove poi arriveranno gli altri a montare le strutture. Ad esempio, la partenza viene montata di notte, generalmente verso l’una. Avverrà così anche questa notte a San Salvo. L’arrivo, invece, viene allestito verso le 5 del mattino, quando ancora la gente dorme normalmente. Ad esempio, stasera a Vieste verso le 20 le luci dei riflettori si spegneranno sulla tappa odierna. E gli operai cominceranno a smontare le attrezzature e a caricarle sui camion per dirigersi verso Roccaraso. Orientativamente sono 20 camion più 15 della Rai che si muovono. Un lavoro dietro le quinte tanto faticoso quanto meticoloso. Non ci sono margini di errore. A maggior ragione in questa edizione numero 103 caratterizzata dalla lotta al Covid. In pratica, attorno all’arrivo e alla partenza di ogni tappa viene creata la bolla. Il contatto tra i tifosi e i corridori non c’è più, appunto per evitare il trasferimento del contagio.
La bolla. Le zone vengono isolate il più possibile. Operai e uomini della Rcs vengono sottoposti a tampone periodicamente. Esistono restrizioni che rendono i corridori pressoché irraggiungibili ai tifosi. Arrivi e partenze vengono transennati in modo tale che le squadre non possano essere contagiate. Niente più promiscuità nemmeno con i giornalisti con i quali c’è un contatto (limitato) solo in mixed zone con tutte le accortezze del caso. Ovviamente, con la mascherina. Visto l’obbligo di ridurre le possibilità di contatto quest’anno non c’è la carovana degli sponsor, quella che di solito dispensa gadget e regali per bambini. Niente. Alla partenza e all’arrivo esistono dei villaggi riservati agli sponsor ai quali è possibile accedere solo attraverso prenotazione.

Marcello Ferroni di Guardiagrele

Il Covid manager del Giro è un abruzzese, si chiama Marcello Ferroni - originario di Guardiagrele - che, in passato, prestò la sua opera anche alle Olimpiadi invernali di Sochi.
Il quartier generale in Abruzzo. La carovana del Giro questa sera si sposterà da Vieste alla zona di Vasto. Corridori, tecnici, dirigenti e organizzazione Rcs alloggeranno negli alberghi tra Vasto, Marina di Montenero di Bisaccia e Petacciato. E, visto che la corsa lunedì osserverà il primo giorno di riposo, subito dopo l’arrivo di Roccaraso la carovana riscenderà per tornare negli stessi alberghi in considerazione del fatto che martedì si ripartirà da Lanciano verso Tortoreto nella seconda tappa tutta abruzzese. Martedì notte, invece, il mondo che ruota attorno al Giro sarà dislocato negli hotel tra Tortoreto, Martinsicuro, San Benedetto, Porto San Giorno e Grottammare. Ai 20 camion dell’organizzazione bisogna aggiungere quelli del squadre. Che sono dei piccoli alberghi in movimento. C’è di tutto in ognuno di essi: anche la possibilità di fare la doccia e di cucinare, oltre che riposare. Ogni squadra ha anche uno chef che cura in prima persona l’alimentazione dei singoli corridori.
Gli orari. Domani a San Salvo ritrovo alle 10,20 e partenza, da viale Berlinguer, alle 10,30 con arrivo previsto a Roccaraso, all’Aremogna, non oltre le ore 16,30; martedì, in vece, a Lanciano, in piazza Plebiscito, ritrovo alle 11,55 per la partenza delle ore 12,05. Arrivo sul lungomare Sirena prima delle 16,30.

Yates positivo al Covid, la corsa continua.  Simon Yates questa mattina non si è presentato ai nastri partenza del Giro d’ Italia perché risultato positivo al Covid-19. Il corridore accusa sintomi molto lievi e per il resto è in buona salute. La corsa andrà regolarmente avanti. Tra domani pomeriggio e la mattina di lunedì 12 (giorno di riposo) verranno effettuati i tamponi ai ciclisti e allo staff di tutte le squadre. Erano già in programma, quindi non sono stati determinati dalla positività al Covid-19 di Yates, e serviranno ad avere un quadro completo della situazione. Al Giro non viene applicata la regola che c'era invece al Tour secondo cui in caso di due positivi per squadra, l'intera formazione veniva mandata a casa. C'è invece teoricamente il rischio, in caso di nuove positività, di un intervento delle autorità sanitarie locali.

Pagine speciali.  La redazione sportiva del Centro seguirà le due tappe della carovana rosa in Abruzzo con quattro pagine speciali, ogni giorno, da domani fino a mercoledì 14 ottobre.
@roccocoletti1.

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