I tifosi all'Adriatico durante l'allenamento dei biancazzurri

MERCOLEDI' A VERONA

Festa e tifo all'Adriatico: Pescara sogna

Bagno di folla per i biancazzurri allo stadio. Scognamiglio ci crede: voglio prendermi la A che mi ha tolto il delfino nel 2016

PESCARA. «Voglio riprendermi con il Pescara quello che il Pescara mi ha tolto 3 anni fa». Chiaro e deciso, con il suo inconfondibile accento napoletano. Come in una scena di Gomorra, con quella frase cult “Mo ce ripigliamm' tutt' chell che è 'o nuost”, Gennaro Scognamiglio mette subito in chiaro le cose. «Ho vinto due play off dalla C alla B con Crotone e Juve Stabia, adesso mi piacerebbe fare tris con il Pescara. Ho perso la finale play off col Trapani nel 2016, proprio contro il Delfino. Ora voglio riprendermi quello che il Pescara mi ha tolto», il difensore biancazzurro, nato e cresciuto a Castellammare di Stabia, punta dritto alla serie A.

L'allenatore Bepi Pillon con alcuni piccoli tifosi

Ieri allo stadio Adriatico c’erano poco meno di mille tifosi sugli spalti ad assistere all’amichevole in famiglia del Delfino. Gli ultrà della Nord si sono fatti sentire, chiamando il Pescara sotto la curva. Cori, bandiere e striscioni per manifestare la vicinanza alla squadra in vista della semifinale play off d’andata contro il Verona, in programma mercoledì sera. «È bello vedere tutto questo entusiasmo da parte dei tifosi e faremo di tutto per regalare loro una grande gioia. Andremo a Verona per fare la nostra partita, che dovrà essere giocata già come una finale. Perché, è inutile negarlo, Verona-Pescara è una finale anticipata», continua Scognamiglio, che fa fatica a divincolarsi dai tanti tifosi che a fine allenamento invadono il campo dell’Adriatico a caccia di autografi e selfie. «I gialloblù sono molto forti e in campionato contro di noi lo hanno dimostrato. Sono in salute, hanno ritrovato entusiasmo e il Pescara dovrà curare ogni minimo dettaglio», afferma il difensore del Delfino, mentre tiene in braccio il suo primogenito, Pasquale. «Lui calciatore? Ha tre anni, c’è tempo, ma gli consiglio di non fare come il papà. Deve fare l’attaccante». Sorride Gennaro, gigante buono e dai modi garbati. «Il Verona ha cambiato allenatore rispetto al campionato e sarà una squadra un po' diversa. Con Grosso giocava un bel calcio, ma credo che la loro forza sia tutta nei singoli. Di Carmine e Pazzini, per esempio, possono fare la differenza e cambiare volto alla partita in qualsiasi momento».

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Scognamiglio già studia una trappola per il “Pazzo”, bomber che con due gol ha deciso il preliminare con il Perugia. «Pazzini si ferma con tanta determinazione e con la voglia, mia personale, di giocare il prossimo anno in serie A. Ci sono andato vicino tre anni fa, ora voglio togliermi questa soddisfazione. Ho 32 anni e credo che il treno della promozione passi poche volte. Ora voglio salirci perché ho giocato in tutte le categoria e vorrei regalarmi anche la serie A». Scognamiglio ha vinto due play off, con Crotone e Juve Stabia, dalla C alla B. «Se vogliamo continuare ad alimentare il sogno serie A dobbiamo dare tutto, specialmente a livello mentale. Per vincere i play off serve la testa. Cosa farà la differenza? La forza di volontà. La voglia va oltre ogni tipo di stanchezza». Il Genny biancazzurro è determinato, vuole riprendersi quella serie A sfuggita tre anni fa.
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