Giallorossi, derby di contropiede
I marsicani vanno sotto, rimontano e poi si scoprono troppo
AVEZZANO. Forse al Giulianova questa vittoria servirà solo per trascinare con sé nei playout i cugini della VdG. Forse. È invece sicuro che, nel piovoso pomeriggio allo stadio dei Marsi, le due squadre dimostrano di meritare la pessima classifica che hanno.
Stravolta da assenze pesanti e mezze indisponibilità, la Valle gioca un primo tempo deprimente: una sorta di esercizio masturbatorio di possesso palla, a due all’ora, con il quale riesce a concedere un gol e un’occasione clamorosa - traversa da zero metri di Maritato! - a un Giulianova (anch’esso privo di pedine importanti, va detto) niente più che ordinato e sicuramente lontano dalle brillanti esibizioni di qualche mese fa. Nella ripresa i biancoverdi ce la mettono tutta per raddrizzare la partita.
Grazie anche ai cambi di Cappellacci prima stringono alle corde un Giulianova via via sempre più in affanno e poi, alla mezz’ora, pareggiano. Con merito. A quel punto, però, rovinano il ben fatto lanciandosi in modo scriteriato alla ricerca del 2-1. Il risultato è che il Giulianova, reso più solido da Bitetto con l’ingresso di un difensore al posto di una punta, va a nozze in contropiede. Il secondo gol lo trovano gli ospiti con un’azione personale di Campagnacci - 40 metri palla al piede! - aiutata da una inesistente copertura difensiva. Nel finale i giallorossi potrebbero addirittura dilagare, ma riescono a mangiarsi l’impossibile e a tenere in partita gli avversari. Insomma, quasi una gara a chi faceva peggio. Vinta dal Giulianova perché, nel momento decisivo, ha saputo se non altro compattarsi e sfruttare gli errori altrui.
Se la giovanissima età dei giallorossi può scusare le loro difficoltà a esprimersi, è difficile trovare attenuanti - assenze a parte - a una Valle che ieri ha forse buttato via l’ultima occasione di sperare nella salvezza diretta. È incredibile la sufficienza con cui i biancoverdi hanno giocato il primo tempo. Cappellacci aveva ordinato delle varianti al 4-4-2 di partenza: Capparella si accentrava a trequartista, Cipolla andava a sinistra, Rebecchi doveva tagliare da destra. Il tutto, però, fatto in modo scolastico, con una lentezza che consentiva al Giulianova (molto abbottonato, altro che 4-3-3) di chiudere tutti gli spazi. I giuliesi, perso subito Dezi per infortunio, hanno preso in mano la mediana dal 25’, quando Bitetto ha invertito le mezzali mettendo Censori sul centrodestra ad asfissiare De Angelis.
Il vantaggio giuliese all’intervallo, pur giunto su un marchiano errore di Bifulco e Pomponi, era meritato. Ma nella ripresa il Giulianova è sparito per mezz’ora. Cappellacci ha tolto Capparella e Rebecchi e con Cesar e Negro esterni ha rivitalizzato la Valle, che è andata all’assalto anche con i terzini; e a metà tempo, poiché davanti Cipolla e Dall’Acqua non davano segni di vita, il tecnico di Tortoreto ha buttato dentro anche Bettini. Che, con tutti i suoi guai, è ben altra cosa. E infatti ha subito pareggiato. Bitetto, visti i suoi in crisi, era appena passato al 5-3-2 rispolverando l’acciaccato Garaffoni. Questo cambio non ha evitato l’1-1, ma il nuovo modulo è stato comunque azzeccato. Ha infatti consentito di avanzare Campagnacci a punta pura e il torello umbro, molto abile nell’uno contro uno, ha approfittato degli immensi spazi lasciati dai marsicani, sbilanciati alla ricerca della vittoria, per punirli. Nel finale ha debuttato nel Giulianova il 19enne colored Mamadou Ndiaye detto “Bebeto”, soffiato dal Giulianova ai cugini del Teramo, che ha sprecato due volte il 3-1. Ma sarebbe stata troppa grazia.

Stravolta da assenze pesanti e mezze indisponibilità, la Valle gioca un primo tempo deprimente: una sorta di esercizio masturbatorio di possesso palla, a due all’ora, con il quale riesce a concedere un gol e un’occasione clamorosa - traversa da zero metri di Maritato! - a un Giulianova (anch’esso privo di pedine importanti, va detto) niente più che ordinato e sicuramente lontano dalle brillanti esibizioni di qualche mese fa. Nella ripresa i biancoverdi ce la mettono tutta per raddrizzare la partita.
Grazie anche ai cambi di Cappellacci prima stringono alle corde un Giulianova via via sempre più in affanno e poi, alla mezz’ora, pareggiano. Con merito. A quel punto, però, rovinano il ben fatto lanciandosi in modo scriteriato alla ricerca del 2-1. Il risultato è che il Giulianova, reso più solido da Bitetto con l’ingresso di un difensore al posto di una punta, va a nozze in contropiede. Il secondo gol lo trovano gli ospiti con un’azione personale di Campagnacci - 40 metri palla al piede! - aiutata da una inesistente copertura difensiva. Nel finale i giallorossi potrebbero addirittura dilagare, ma riescono a mangiarsi l’impossibile e a tenere in partita gli avversari. Insomma, quasi una gara a chi faceva peggio. Vinta dal Giulianova perché, nel momento decisivo, ha saputo se non altro compattarsi e sfruttare gli errori altrui.
Se la giovanissima età dei giallorossi può scusare le loro difficoltà a esprimersi, è difficile trovare attenuanti - assenze a parte - a una Valle che ieri ha forse buttato via l’ultima occasione di sperare nella salvezza diretta. È incredibile la sufficienza con cui i biancoverdi hanno giocato il primo tempo. Cappellacci aveva ordinato delle varianti al 4-4-2 di partenza: Capparella si accentrava a trequartista, Cipolla andava a sinistra, Rebecchi doveva tagliare da destra. Il tutto, però, fatto in modo scolastico, con una lentezza che consentiva al Giulianova (molto abbottonato, altro che 4-3-3) di chiudere tutti gli spazi. I giuliesi, perso subito Dezi per infortunio, hanno preso in mano la mediana dal 25’, quando Bitetto ha invertito le mezzali mettendo Censori sul centrodestra ad asfissiare De Angelis.
Il vantaggio giuliese all’intervallo, pur giunto su un marchiano errore di Bifulco e Pomponi, era meritato. Ma nella ripresa il Giulianova è sparito per mezz’ora. Cappellacci ha tolto Capparella e Rebecchi e con Cesar e Negro esterni ha rivitalizzato la Valle, che è andata all’assalto anche con i terzini; e a metà tempo, poiché davanti Cipolla e Dall’Acqua non davano segni di vita, il tecnico di Tortoreto ha buttato dentro anche Bettini. Che, con tutti i suoi guai, è ben altra cosa. E infatti ha subito pareggiato. Bitetto, visti i suoi in crisi, era appena passato al 5-3-2 rispolverando l’acciaccato Garaffoni. Questo cambio non ha evitato l’1-1, ma il nuovo modulo è stato comunque azzeccato. Ha infatti consentito di avanzare Campagnacci a punta pura e il torello umbro, molto abile nell’uno contro uno, ha approfittato degli immensi spazi lasciati dai marsicani, sbilanciati alla ricerca della vittoria, per punirli. Nel finale ha debuttato nel Giulianova il 19enne colored Mamadou Ndiaye detto “Bebeto”, soffiato dal Giulianova ai cugini del Teramo, che ha sprecato due volte il 3-1. Ma sarebbe stata troppa grazia.
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