GIULIANOVA. Una trasferta insidiosa a Cava de’ Tirreni attende questo pomeriggio ...
GIULIANOVA. Una trasferta insidiosa a Cava de’ Tirreni attende questo pomeriggio il Giulianova, ancora alle prese con assenze importanti. La squadra di Leonardo Bitetto, reduce da quattro risultati utili consecutivi (3 pareggi e una vittoria) è fuori dalla zona play out, ma la classifica è corta e non permette di compiere passi falsi. La Cavese, penultima, è a soli 4 punti; vincendo si avvicinerebbe in maniera pericolosa.
Tra i giallorossi si contano le assenze del terzino Migliore, dei difensori Donato e Faragalli e degli attaccanti Campagnacci e Schneider. Campagnacci, alle prese con un problema alla caviglia, non ce l’ha fatta: non va nemmeno in panchina; Schneider, il sostituto naturale, non ha smaltito un infortunio patito domenica scorsa. Rientri importanti, invece, quelli di capitan Garaffoni e di Carbonaro, squalificato sette giorni fa. A questo punto il tecnico schiererà un 4-3-1-2 con, in difesa, Garaffoni a far coppia con Vinetot, Lieti a destra e Sosi spostato a sinistra. I tre di centrocampo saranno Dezi, Carratta e Croce, con Del Grande avanzato nel ruolo di trequartista.
La coppia d’attacco sarà formata da Carbonaro e Melchiorri. Nella Cavese, invece, ci sranno delle novità, dovute un po’ al nuovo schema imposto da Stringara, all’esordio sulla panchina dopo l’esonero di Maurizi, un po’ alle assenze che condizioneranno le scelte del nuovo tecnico. Tarantino è squalificato, Lagnena, Rapino e Favasuli (in dubbio) sono infortunati. Probabile l’impiego dell’ex Daniele Scartozzi.
Bitetto, tuttavia, non si fida: «La Cavese ha avuto dei problemi, che hanno portato al cambio di allenatore. Ma la realtà è che l’organico è superiore ai punti ottenuti».
Per il momento, si tratta di uno scontro salvezza. «La classifica dice questo, sarà una battaglia. Ma noi siamo pronti come sempre a dire la nostra sul campo. A giocare le nostre carte nonostante le difficoltà che stiamo incontrando». Il Giulianova dei giovani ha abituato alle sorprese positive, forse poteva avere anche qualche punto in più: «Non credo a queste cose, tutte possono recriminare un credito verso la fortuna. Dico che finora abbiamo ottenuto 17 punti, sono meritati, tutti nostri nel bene e nel male. Sono un buon bottino visto che siamo la squadra più giovane del torneo».

Tra i giallorossi si contano le assenze del terzino Migliore, dei difensori Donato e Faragalli e degli attaccanti Campagnacci e Schneider. Campagnacci, alle prese con un problema alla caviglia, non ce l’ha fatta: non va nemmeno in panchina; Schneider, il sostituto naturale, non ha smaltito un infortunio patito domenica scorsa. Rientri importanti, invece, quelli di capitan Garaffoni e di Carbonaro, squalificato sette giorni fa. A questo punto il tecnico schiererà un 4-3-1-2 con, in difesa, Garaffoni a far coppia con Vinetot, Lieti a destra e Sosi spostato a sinistra. I tre di centrocampo saranno Dezi, Carratta e Croce, con Del Grande avanzato nel ruolo di trequartista.
La coppia d’attacco sarà formata da Carbonaro e Melchiorri. Nella Cavese, invece, ci sranno delle novità, dovute un po’ al nuovo schema imposto da Stringara, all’esordio sulla panchina dopo l’esonero di Maurizi, un po’ alle assenze che condizioneranno le scelte del nuovo tecnico. Tarantino è squalificato, Lagnena, Rapino e Favasuli (in dubbio) sono infortunati. Probabile l’impiego dell’ex Daniele Scartozzi.
Bitetto, tuttavia, non si fida: «La Cavese ha avuto dei problemi, che hanno portato al cambio di allenatore. Ma la realtà è che l’organico è superiore ai punti ottenuti».
Per il momento, si tratta di uno scontro salvezza. «La classifica dice questo, sarà una battaglia. Ma noi siamo pronti come sempre a dire la nostra sul campo. A giocare le nostre carte nonostante le difficoltà che stiamo incontrando». Il Giulianova dei giovani ha abituato alle sorprese positive, forse poteva avere anche qualche punto in più: «Non credo a queste cose, tutte possono recriminare un credito verso la fortuna. Dico che finora abbiamo ottenuto 17 punti, sono meritati, tutti nostri nel bene e nel male. Sono un buon bottino visto che siamo la squadra più giovane del torneo».