MOTOGP

Iannone-Suzuki, divorzio e polemiche 

Domenica si corre al Mugello. I giapponesi ingaggiano Mir, il pilota vastese verso l’Aprilia

SCARPERIA (FIRENZE) . Il mercato piloti della classe regina è in grande fermento, con Jorge Lorenzo che dovrebbe lasciare la Ducati per approdare nel 2019 in un team satellite ma con una Yamaha ufficiale, c’è anche la situazione di Andrea Iannone che a fine stagione saluterà Suzuki per cercare nuove opportunità. La casa giapponese ha infatti deciso di prendere Joan Mir nel 2019. «Il mio futuro con Suzuki si interromperà al termine del 2018» ha detto il pilota di Vasto al Mugello alla vigilia del GP d’Italia.

Andrea Iannone, 28 anni

Poi il velenoso attacco. «Io e Lorenzo abbiamo fatto cag... tutti e due. Per lui la colpa era della moto, mentre dal mio lato il problema ero io. Cosa mi dispiace? Che l’anno scorso, quando non andavamo, tutte le colpe erano date al sottoscritto, poi è venuto fuori che era la moto che non era all’altezza di competere per le posizioni alle quali ambivamo. Purtroppo a volte si ascolta quello che viene detto al bar prendendo un caffè: qualcuno pensava che fossi bollito, ma Iannone sarà bollito fra 20 anni per andare in moto e cerebralmente spero il più tardi possibile. Ma ora dobbiamo pensare ad affrontare le prossime gare, il potenziale è alto e dobbiamo dare il meglio», ha aggiunto Iannone. «Ho tante cose molto interessanti da valutare. Da qualche settimana si sono aperti tutti gli scenari». Possibile l’approdo in casa Aprilia per lui, o un clamoroso ritorno in Ducati. Ma per ora non c’è nulla di certo.
Intanto, scatta oggi (ore 10) le la prima sessione di prove libere al Mugello, sulla pista dove Valentino Rossi ha trionfato nove volte. Il Gp d'Italia di domenica (ore 14) potrebbe essere per il Dttore una delle corse più dure fin qui disputate in terra toscana. «Quest'anno sarà molto difficile arrivare al successo, perché al momento il nostro potenziale non è proprio da gradino più alto del podio». In questi giorni tiene banco anche la vicenda di Jorge Lorenzo, ormai prossimo al divorzio dalla Ducati («Io non sono un grande pilota, ma un campione», ha mandato a dire ieri lo spagnolo all'ad di Borgo Panigale) e per questo si è vociferato di un suo ritorno in Yamaha, per stare al fianco di Rossi. «Dopo avere cercato di ostacolare l'arrivo in squadra di Joan Zarco, ovviamente farò la stessa cosa con lui», ha scherzato con i giornalisti.
Ben diverso lo stato d'animo di Andrea Dovizioso, consapevole di avere lasciato troppi punti per strada ma, allo stesso tempo, convinto di avere una Ducati molto competitiva. «Farò di tutto per cominciare a recuperare i 49 punti di distacco che mi separano da Marquez», ha detto Dovizioso.