Il ds Battisti riabbraccia il Chieti: “Finalmente a casa mia”

Il direttore sportivo torna in neroverde dopo dodici anni dall’ultima esperienza: “Una grande emozione”.
CHIETI. Dodici anni dopo, eccolo di nuovo sul prato verde dell’Angelini. L’arrivo nel primo pomeriggio insieme al presidente Gianni Di Labio, che ha fortemente caldeggiato la sua candidatura. La stretta di mano con l’allenatore Amaolo e lo staff, poi il primo discorso alla squadra. È ufficialmente iniziato il terzo mandato di Alessandro Battisti a Chieti. Cinque anni da giocatore e sette da direttore sportivo. Quattro campionati vinti, uno da capitano e tre da dirigente. Ora il ritorno a casa: è lui il nuovo ds dei teatini. «È una grande emozione», dice Battisti, «ringrazio il presidente e tutta la società per avermi scelto. Sono felice di tornare a Chieti. Questa è casa mia. I ricordi sono tanti. Qui ho ricevuto più di quello che ho dato. Spero di essere all’altezza di questo compito».
Per Battisti tanta voglia di rivalsa dopo le esperienze poco fortunate con Tivoli e Roma City e il sogno di aprire un nuovo ciclo vincente in neroverde. A lui il compito di costruire il Chieti del futuro. C’è però un presente da vivere e una stagione da chiudere nel migliore dei modi. Ieri Battisti ha avuto il primo approccio con la squadra e ha seguito tutto l’allenamento. «Quando si subentra e si arriva in corsa, non hai il tempo e il modo di incidere più di tanto», spiega il ds romano, «devi cercare di preservare quello che trovi e di trasmettere in pillole il tuo modo di vedere il calcio. Ai giocatori ho chiesto sacrificio e voglia di lottare. L’atteggiamento fa la differenza. L’obiettivo è crescere e portare quella mentalità professionistica che ho sempre avuto ovunque sono andato. Spero di combinare il cuore con la professionalità. Questo periodo mi servirà per conoscere di più i ragazzi e farmi un’idea sul materiale umano a disposizione. Un materiale già di spessore perché la squadra ha giocatori importanti per la categoria e ha fatto buoni risultati in una stagione un po’ particolare dove la Sambenedettese non ha avuto rivali». A breve sarà ufficializzato anche il ritorno del dg Luciano Di Giampaolo, che con Battisti ha già lavorato a Chieti. Del futuro di Amaolo, che ha un altro anno di contratto, e delle eventuali conferme dei giocatori, se ne riparlerà a fine stagione. Adesso c’è un terzo posto da difendere e poi i play off da giocare. Domenica all’Angelini arriva la Recanatese. Casciano resta in dubbio per un problema muscolare. Solito ballottaggio a centrocampo tra Di Paolantonio e Grandis e sulla fascia destra tra Traini e Oddo.
Stavolta Amaolo, contrariamente all’ultima partita con l’Atletico Ascoli, potrebbe cambiare e scegliere Di Paolantonio e Traini dall’inizio. È ancora out Della Quercia che ha iniziato il lavoro di riabilitazione in palestra e in piscina e spera di tornare per i play off, ma i tempi non vanno forzati e si procederà con cautela.
La Recanatese è tra le grandi delusioni del girone ed è in lotta per la salvezza. I giallorossi hanno la seconda peggior difesa del campionato con 47 gol subiti. All’andata finì 3-3 e fu l’ultima partita di Ignoffo sulla panchina del Chieti. Dopo il pareggio, la società optò per il cambio della guida tecnica e scelse Amaolo. Con il nuovo allenatore, la squadra ha ottenuto 29 punti in 16 partite e ha viaggiato ad una media di 1,81 a gara (con Ignoffo era di 1,60).
Nell’ultimo mese c’è stata una flessione che ha portato i neroverdi a dire addio al primo posto e ad allontanarsi anche dal secondo (-7). Resta da difendere la terza posizione dall’assalto dell’Aquila per giocare almeno una gara dei play off in casa. Poi si penserà al futuro. Le chiavi del nuovo Chieti sono in mano a Battisti.
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