Il 27enne attaccante esterno senegalese, Ives Baraye, di proprietà del Parma

MERCATO / CACCIA ALL'ESTERNO

Il Pescara ora valuta Baraye del Parma

Proposto al Perugia uno scambio tra Fornasier e Falasco

PESCARA. Pochi ritocchi, ma di spessore. Il pensiero dei dirigenti, di Luciano Zauri e dei tifosi è univoco. Per disputare un campionato ambizioso, al Pescara non bastano gli acquisti perfezionati fino ad oggi. Ne servono altri affinché possa ambire quantomeno ai play off. Sabato 24 agosto il Delfino debutterà nella nuova stagione sul campo della Salernitana, poi affronterà il Pordenone in casa, il Cosenza fuori e l’Entella tra le mura amiche. Sulla carta un avvio soft, non per Zauri che attende gli ultimi rinforzi per indicare con precisione gli obiettivi della squadra. La priorità è un esterno offensivo in grado di agire a sinistra. Anzi, dopo il no della Fiorentina per Riccardo Sottil, il presidente Daniele Sebastiani ne ha promessi due.
Ma per rendere ancora più competitiva la rosa servono anche una mezzala, un difensore centrale e, forse, un terzino mancino. In attacco il nome nuovo è Yves Baraye, ala sinistra di proprietà del Parma. L’anno scorso il 27enne senegalese ha iniziato il torneo in A con i gialloblù di Roberto D’Aversa senza trovare spazio e a gennaio è passato al Padova collezionando 14 presenze (2 gol). Baraye ha un ingaggio elevato (quasi 500.000 euro), ma gli ottimi rapporti tra le società potrebbero facilitare il buon esito della trattativa. Per centrare l’obiettivo bisogna battere la concorrenza del Gil Vicente, club della serie B portoghese. In ogni caso, anche se l’affare dovesse concretizzarsi, il Pescara ingaggerebbe un altro elemento. Insomma, il mancato ritorno di Sottil ha complicato il lavoro della dirigenza. La prima alternativa al 20enne viola, Nicholas Pierini del Sassuolo, è passato al Cosenza. Altri profili sono troppo costosi (Antonio Di Gaudio), oppure non convincono per motivi di natura fisica (Antonino Ragusa e Soufiane Bidaoui). Adrian Stoian sembrava un nome buono, ma il rifiuto dei giorni scorsi ha irrigidito la società biancazzurra.

Il presidente Daniele Sebastiani

E, almeno per ora, le telefonate del 28enne romeno a Sebastiani non sono bastate per riaprire il discorso. A centrocampo, dopo l’infortunio di Willy Ta Bi, occorre un’altra mezzala. Quasi impossibile arrivare a Luca Valzania, dell’Atalanta, si insiste per Luca Mazzitelli del Sassuolo o, in alternativa, Jacopo Segre del Torino. C’è stato un contatto con la Juventus per Simone Muratore, vecchio pallino del Pescara, ma il 21enne centrocampista bianconero è alle prese con un infortunio muscolare che lo terrà lontano dai campi per un mese e mezzo. Su Muratore, inoltre, sono piombati anche l’Empoli e il Gent. Nell’ambito della trattativa per Segre, con il Torino si è parlato anche di Alessandro Buongiorno, che i dirigenti granata spedirebbero volentieri in riva all’Adriatico a farsi le ossa.
Il 20enne difensore centrale, rientrato al club piemontese dopo una stagione in prestito al Carpi (18 presenze), piace molto al Delfino, che però preferirebbe acquistare un “destro” anziché un mancino.
Infine, con il Perugia si è parlato di Nicola Falasco, terzino sinistro classe 1993, in uscita dal club umbro. Al Pescara non dispiacerebbe ingaggiarlo, ma a patto che il club di Massimiliano Santopadre acquisti il cartellino di Michele Fornasier. Quest’ultimo, fuori rosa e in scadenza di contratto con il Pescara a giugno 2020, ha vissuto la sua migliore stagione in carriera alle dipendenze di Massimo Oddo (attuale tecnico dei biancorossi) nel 2015-16, quando il Delfino ha conquistato la promozione in serie A e Fornasier ha collezionato 38 presenze. Il Perugia vorrebbe slegare le due trattative e per Falasco ha chiesto 300.000 euro, una cifra che il Pescara non ha intenzione di sborsare. Se ne riparlerà nei prossimi giorni.

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