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Il Sant’Omero conquista la Coppa Italia

Del Grande-Camaioni e il Penne è ko sul campo neutro di Morro d'Oro. Terna arbitrale al femminile

MORRO D'ORO. Sul neutro di Morro d’Oro e con una terna arbitrale tutta al femminile (arbitro Stefania Menicucci, primo assistente Maria Mainella, entrambe di lanciano, e secondo assistente Loredana Caporali, di pescara) il Sant’Omero supera 2-0 un rimaneggiato Penne e si aggiudica per la prima volta nella sua storia la Coppa Italia di Promozione.

La squadra vibratiana era arrivata in finale altre due volte, col Celano in Eccellenza e Cologna Spiaggia in Promozione, ma uscendo sconfitta. Formazione con assenze importanti quella messa in campo dai biancorossi di Castellano, che deve rinunciare a Melito, Cacciatore, Reale, Pasta e Di Campli. Un’assenza, ma pesante, tra le fila biancazzurre: quella del bomber Pezzoli.

Biancorossi subito in avanti: punizione di Di Properzio e testa di Mucci alto. Ci prova ancora il Penne al quarto d'ora con la conclusione a botta sicura di Falone, sulla quale è provvidenziale la chiusura di Ayoubi. La gara si sblocca al 36': Sciamanna (buona prestazione sulla fascia, la sua) mette in mezzo per Del Grande, che piazza il diagonale che vale l'1-0. Il Penne cerca il pari e, al 43', ci va vicinissimo con Mucci che, ben appostato sul secondo palo, spedisce incredibilmente fuori.

Nella ripresa il Penne, incitato dai suoi tifosi giunti al Comunale di Morro d'Oro, insiste e al 16' è Di Simone a sfiorare il palo della porta di Ayoubi, mentre 2’ più tardi la conclusione dalla distanza di Ciarcelluti fa tremare la traversa. Piove sul bagnato per uno sfortunato Penne che, al 40', resta in dieci. Xhepa, già ammonito, commette fallo a centrocampo e si vede sventolare dall'arbitro Menicucci il secondo giallo e poi il rosso. Proprio allo scadere dei 90’, il Sant'Omero chiude i giochi: Camaioni recupera un buon pallone e, dal limite, fa partire una conclusione imprendibile che s'insacca sotto la traversa. In pieno recupero, nel Penne viene espulso anche Serafini per fallo da ultimo uomo.

«Siamo felicissimi perché conoscevamo il valore del Penne», ha detto raggiante il presidente del Sant’Omero, Biancucci.

Roberta Di Sante

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