L’Aquila implacabile, vola in Sardegna 

I rossoblù dominano il Giulianova e accedono alle fasi nazionali per la D: domenica c’è il Taloro Gavoi, ritorno il 5 giugno

GIULIANOVA 0
L’AQUILA 2
GIULIANOVA: Boccanera; Barbarossa, Rinaldi, Sciarretta, La Barba; Di Paolo Fed. (27’ st Barlafante), Giglio (7’ st Traini), M. Cerasi (7’ st Fermo, 28’ st Cappelli); Buonavoglia (1’ st Cissè) Di Paolo Fran., Persiani. A disposizione: Di Giovvannantonio, Maffione, Di Giuseppe. Allenatore: L. Cerasi.

L’AQUILA: De Chirico, Tempestilli, Scognamiglio, Brunetti, Romanucci (47’ st Ponzi); Massetti (40’ st Mantini), Carbonelli, Pejic; D’Ercole (14’ st Di Norcia), Shiba (31’ st Saurino), Di Ruocco. A disposizione: Meo, Ziroli, Di Francesco, Di Matteo, Basile. Allenatore: Lo Re.

Arbitro: Cavacini di Lanciano.
Reti: 5’ pt Shiba, 41’ st Massetti (rig).
Note: spettatori 2.000 circa. Ammoniti: Sciarretta, Carbonelli, Di Paolo Fed., Pejic, Di Ruocco, Traini, Tempestilli. Angoli: 2-4. Recupero: 1’ pt; 5’ st.

PESCARA
Sarà L’Aquila a rappresentare l’Abruzzo nelle fasi nazionali dei play off. Nella finale regionale, gli uomini allenati da Sergio Lo Re sbancano l’Adriatico Cornacchia di Pescara superando il Giulianova per 0-2 e possono ancora giocarsi le proprie chance di salire in serie D. La formazione del capoluogo passa il turno giocando in maniera aggressiva sin dalle prime battute dell’incontro e avrebbe potuto chiudere i giochi anche con un risultato più roboante. Di contro il Giulianova, che aveva il vantaggio di due risultati su tre per avere la meglio, ma non è riuscito ad approcciare bene il match, provando a fare qualcosa in più solo nel secondo tempo, senza successo. Va comunque riconosciuta la stagione straordinaria da parte degli uomini di Cerasi che hanno superato ogni più rosea aspettativa concludendo al secondo posto nella stagione regolare. I sostenitori giuliesi hanno esaurito i 1.000 biglietti messi a disposizione incitando la squadra dall’inizio alla fine, applaudendola a fine gara nonostante la sconfitta. Hanno invece esultato i tifosi aquilani giunti a Pescara, con la prevendita che ha riscontrato oltre 500 biglietti venduti per la curva sud. Altri 500 spettatori erano presenti in tribuna.
L’Aquila affronterà nelle semifinali nazionali i sardi del Taloro Gavoi (Nuoro), che hanno battuto in finale per 0-2 la favorita Ossese. Taloro, giunta nell’Eccellenza sarda al quarto posto, ospiterà gli aquilani domenica prossima (29 maggio) per la gara di andata, mentre il ritorno è previsto al Gran Sasso Acconcia il prossimo 5 giugno. Chi trionferà se la vedrà nella finalissima, sempre con andata e ritorno, o con i liguri del Taggia o con i piemontesi del Chisola. Gare che varranno l’accesso alla D.
Prima dell’incontro è stato osservato un minuto di silenzio in ricordo del piccolo Tommaso D’Agostino rimasto vittima della tragedia dell’asilo Primo Maggio dell’Aquila (i rossoblù hanno giocato con il lutto al braccio, mentre gli ultras del Giulianova hanno esposto uno striscione in ricordo del bambino aquilano: “Ciao piccolo Tommaso”). Nel primo tempo L’Aquila domina il Giulianova concludendo sul 2-0, con Cerasi che preferisce non far partire Cissè, tra le rivelazioni del torneo, dal primo minuto. Dopo soli cinque minuti il vantaggio aquilano: corner di Massetti, Shiba svetta più in alto di tutti e batte Boccanera. Il forcing rossoblù continua con la traversa colpita al 26’ da Tempestilli. Al 41’ il raddoppio: l’arbitro Cavacini di Lanciano fischia un calcio di rigore a favore dell’Aquila per un fallo in area di Cerasi su Massetti. Dagli undici metri lo stesso Massetti centra l’angolino basso, con Boccanera che intuisce ma non riesce a respingere la sfera. L’Aquila ha diverse occasioni per calare il tris ma la mira è imprecisa. L’occasione più ghiotta capitata al Giulianova è al 10’ della ripresa ma Persiani, di testa, spedisce alto sopra la traversa. Poi L’Aquila controlla agevolmente. E alla fine fa festa.
Pierluigi Trombetta
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