l'ex bomber

Lapadula-Pescara, un amore senza futuro

Domani alle 15 l'attaccante rossonero sarà l'avversario dei biancazzurri. Al Milan gioca poco, ma a gennaio non tornerà con il Delfino

PESCARA. La serie A, il Milan, il matrimonio e il robusto conto in banca. Nel giro di quattro mesi la sua vita è cambiata. Il presente è rossonero, ma è impossibile per Gianluca Lapadula dimenticare il suo passato biancazzurro. L'album dei ricordi in questi giorni l'avrà sfogliato diverse volte. Domani, a San Siro, arriverà il suo vecchio Pescara e per Lapagol non sarà una gara come le altre. Il 9 giugno ha conquistato la serie A, fatto innamorare i tifosi del Delfino e poi ingrossate le casse del club pescarese, che ha incassato ben 9 milioni dalla sua cessione al Milan lo scorso 24 giugno. Il matrimonio con la sua compagna Alessia il 2 luglio e il contratto da oltre un milione di euro a stagione con il Milan fino al 2021. La vita del bomber italo-peruviano è cambiata, in meglio, ma al cuor non si comanda e domani, alle 15, orario in cui il Milan quest'anno non ha mai vinto una gara, il suo cuore batterà forte. Probabilmente Montella lo lascerà di nuovo in panchina, preferendogli Bacca, e "Sir William", come lo chiamano gli amici, spera di trovare spazio a partita in corso. La sua avventura al Milan non è iniziata nel migliore dei modi, visto che ha collezionato appena 142' in 10 presenze, tanto da far sperare i dirigenti del Pescara a riprenderlo in prestito nel mercato di gennaio. Lapa, però, qualche giorno fa, in una lunga intervista rilasciata al settimanale Sport Week ha fatto capire che questo ritorno difficilmente ci sarà. «Il Pescara mi ha responsabilizzato e fatto sentire importante», ha raccontato il 26enne attaccante rossonero. «È stata la prima stagione da centravanti e ho fatto il record di gol, ma vi dico che a livello di prestazioni non ho fatto così bene come quando giocavo seconda punta» e poi racconta il motivo per il quale ha scelto di vestire la maglia del Milan: «Perché facevo fatica solo a immaginarmi rossonero. Galliani mi disse: “Sei una scelta del presidente, poi mia e anche di tutti gli allenatori che abbiamo contattato”. Sono arrivato in A spremuto ma sono ancora in tempo per recuperare il tempo perso in estate». Ed ecco il passaggio che non ha fatto felici i tifosi biancazzurri. «Pescara a gennaio? Ho imparato che nel calcio andare in prestito non funziona. Se dovessi andare via, ovunque fosse, chiederei la cessione a titolo definitivo. Ma prima voglio giocarmi tutte le mie carte al Milan. Ho un quinquennale e voglio entrare a far parte della storia di questo club». Fine del sogno, Lapagol non rientrerà in riva all'Adriatico e il Pescara dovrà guardarsi intorno per trovare una punta in grado di garantire i gol per la salvezza in A. Quella serie A che Lapadula sente sua, grazie ai 30 gol segnati che hanno attirato anche la Nazionale peruviana, con il ct Gareca che ha fatto di tutto, senza risultati, per portarlo nella selezione blanquirroja. Un record personale che gli rimarrà bene in mente, visto che oltre al premio promozione si è portato a casa anche una fiammante Smart. Il motivo? Una scommessa fatta, e vinta, con l'ex socio del Delfino, Alessandro Acciavatti, ora sponsor del club. Acciavatti, dopo la striscia negativa nello scorso campionato, in cui il Pescara ha racimolato 3 punti in 9 gare, ha scommesso con Lapadula una Smart, fissando, come obiettivo, il record di gol di Ciro Immobile nel campionato 2011-2012, ovvero 28 gol. Superata la soglia dei 28, tra Acciavatti e Lapagol la posta in palio è diventata più succulenta. Se Lapagol avesse superato quota 30 reti, segnando anche il gol nella finale di Trapani, avrebbe vinto una Smart cabrio, ma alla fine il "trentello" in campionato gli è servito per ritirare in concessionaria la graziosa citycar, ovviamente pagata da Alessandro Acciavatti, che ricorderà per parecchio tempo la memorabile promozione del Delfino.

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