Calcio

Lega nazionale dilettanti, un giovane su tre diventa professionista

25 Dicembre 2025

Nel report 2025 anche l’Abruzzo mostra segnali di crescita. Memmo: «Mai avute così tante squadre»

PESCARA. Un anno da incorniciare per il calcio dilettantistico. Questo è quanto emerge dal classico report della Lnd che certifica numeri importanti nel 2025 a livello di scouting, analizzando l'attività svolta dalle selezioni giovanili della Lega nella stagione 2024/2025. Il primo dato che emerge riguarda il numero di giovani promesse che nell’ultima stagione hanno svolto attività con le rappresentative: ben 118 calciatori sono approdati in estate a un club di serie A e serie B, sia maschile che femminile, o serie C.

Un numero mai raggiunto prima d'ora dalla Lnd e che conferma un trend in crescita costante dal 2017: considerando il rapporto tra i convocati nella fase finale - che hanno partecipato, cioè, a raduni a carattere nazionale, amichevoli o tornei - e il cambio di status dilettante/professionista, si è passati, infatti, dal 27% di sette stagioni fa al 40% dell'ultima di riferimento. Tradotto: dalle rappresentative uno su tre va su tra i professionisti. I casi più eclatanti riguardano due ragazzi della Rappresentativa Serie D di Giuliano Giannichedda: Fallou Cham, passato in tre mesi dalla D ad essere spesso titolare in A con l'Hellas Verona, e Mathias Ferrante che, pur non avendo ancora debuttato ufficialmente, ha già collezionato qualche panchina importante in A e in Champions League col Napoli campione d'Italia.

I numeri in Abruzzo. Nello specifico, anche l’Abruzzo ha registrato incoraggianti segnali di crescita. «È stata una stagione molto positiva, una stagione dei record», commenta il presidente Lnd Abruzzo Concezio Memmo. «Non avevamo mai registrato un numero così alto di squadre, 2.788, con un incremento del 13,5% rispetto al 2024». In effetti, il report restituisce la dimensione del calcio dilettantistico regionale: oltre 31mila tesserati complessivi, 422 società, 2.788 squadre e più di 15.600 partite disputate in un anno. «Abbiamo inoltre confermato tutta l’attività giovanile nei numeri: segno di un calcio vivo, che cresce e allo stesso tempo consolida la propria dimensione agonistica», prosegue Memmo.

«Ma il nostro impegno va anche oltre il campo. Crediamo che le società rappresentino presidi sociali fondamentali e che abbiano un ruolo centrale nella costruzione dei cittadini del futuro. Per questo continuiamo a investire in progetti capaci di evidenziare i veri valori del calcio e dello sport: l’incontro, il confronto, il lavoro, il sacrificio, il senso di appartenenza. Principi che aiutano i giovani a sviluppare stili di vita sani e corretti, fondamentali per il loro percorso umano e sociale».

Femminile e futsal. Anche il calcio femminile strappa sorrisi, con un movimento che sarà premiato il prossimo 11 gennaio con la disputa della finale di Supercoppa femminile allo stadio Adriatico-Cornacchia di Pescara. Mentre il mondo futsal oggi conta 94 società e 147 squadre impegnate nelle diverse attività, dalla Lega Nazionale Dilettanti al settore giovanile e scolastico.

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