Lo spettacolo del Giro d'Italia nella terra martoriata

Bentornato Giro d’Italia, bentornata carovana rosa. Domani la tappa abruzzese Montenero-Blockhaus. E’ il primo grande appuntamento sportivo dopo il gennaio che ha messo in ginocchio la regione

Bentornato Giro d’Italia, bentornata carovana rosa. E’ il primo grande appuntamento sportivo dopo il gennaio che ha messo in ginocchio l’Abruzzo tra lacrime e dolore. Un’occasione per fare festa sulle strade e rilanciare l’immagine di una regione uscita a pezzi e con la morte nel cuore dopo l’inverno caratterizzato dal terremoto nel Teramano e la tragedia di Rigopiano. Domani appuntamento sul Blockhaus per la nona tappa per mettere in vetrina le bellezze dell’Abruzzo, dal mare alla montagna. Paesaggi stupendi che faranno da corollario alla tappa più importante della prima parte del Giro del Centenario, quella con la salita che metterà di fronte Quintana e Nibali, i protagonisti più attesi di una domenica destinata a cambiare le gerarchie della classifica generale. Ci sono quei tredici chilometri che portano alle pendici della Majella che non accettano alibi: o hai la gamba oppure resti indietro.

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Sul Blockhaus si tornerà a distanza di sette anni, ma questa volta si salirà sul versante pescarese. Da Montenero di Bisaccia, poi San Salvo, il tratto della Statale Adriatica fino a Francavilla, sterzata verso Chieti, attraversamento del capoluogo teatino e poi si scende per poi iniziare la risalita che sarà dura.

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Durissima negli ultimi chilometri. Sarà una festa popolare con migliaia di tifosi sulle strade. I girini portano il sorriso, accendono la fantasia del popolo che ama le due ruote. Non è un gran momento per il ciclismo di casa nostra: appena tre professionisti al Giro d’Italia - il miglianichese Dario Cataldo, il pescarese Giuseppe Fonzi e il teatino Giulio Ciccone - e l’unica squadra professional con il marchio abruzzese Nippo Vini Fantini è rimasta a casa, non invitata dalla Rcs Group che organizza l’evento.

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Anche nel mondo delle due ruote l’Abruzzo sta pagando lo scotto della crisi economica. In passato la pattuglia era stata più nutrita, sia a livello di protagonisti che di squadre. Pazienza, questa volta i tifosi si consoleranno con lo spettacolo, perché di certo non mancherà domani. Sarà una tappa da seguire tutta d’un fiato. Una corsa di resistenza dal bivio di Santo Spirito, a Roccamorice. La fatica nelle gambe e il dislivello da far paura. La salita del Blockhaus potenzialmente può regalare le stesse emozioni del Mortirolo o del Passo dello Stelvio. La tappa di domani lascerà il segno, non solo sulla classifica. Poi, lunedì ci sarà la giornata di riposo e martedì si ripartirà con una cronometro da Foligno. E’ il momento della verità, chi resterà indietro difficilmente avrà margini per recuperare. Quintana e Nibali daranno vita alla prima vera prova di forza. E gli abruzzesi si godranno dal vivo, a migliaia, lo spettacolo. Buon Giro!
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