Mammarella verso Bari Il Novara su Di Francesco

11 Gennaio 2016

In settimana è destinata ad allungarsi la lista degli addii nella Virtus Lanciano Per quanto riguarda gli arrivi si parla di Lazzari e Salviato oltre che dei baby Juve

LANCIANO. Ci sarà pure la lista delle richieste dell’allenatore Roberto D’Aversa, ma della Virtus Lanciano per ora sembra destinato ad aumentare solo il numero dei partenti. In casa rossonera gli addii dolorosi non sono terminati, perché ha sempre la valigia pronta Carlo Mammarella. A lui nelle scorse settimane si sono interessati con insistenza Ascoli, Bari e Salernitana; nel caso partisse, in questo momento la destinazione più probabile è Bari. A favorire la rincorsa dei pugliesi a uno dei terzini più richiesti della serie B contribuisce anche il fatto che ora sulla panchina biancorossa c’è Andrea Camplone, che ha allenato Mammarella a Lanciano nel 2010-2011. La porta non è aperta solo per quelli della “vecchia” vecchia guardia, ma anche per chi avrebbe potuto costituire la “nuova” vecchia guardia: il Novara tenta Federico Di Francesco, 21enne passato alla Virtus dopo essersi svincolato col fallimento del Parma. Di Francesco ha un contratto fino al giugno 2018, e per lui il club frentano avrebbe chiesto una cifra molto alta. Non è escluso che una parte di questa somma possa essere convertita in contropartita tecnica: tra i giocatori della rosa piemontese verso i quali la Virtus ha mostrato interesse c’è Flavio Lazzari (1986), che in campo può occupare grossomodo la stessa posizione di Di Francesco, ma al quale quest’anno l’allenatore Marco Baroni non ha concesso il piacere di sporcare gli scarpini. Su Di Francesco nel girone d’andata D’Aversa ha riposto grande fiducia: ha iniziato da titolare 14 delle 17 partite disputate, ricoprendo ruoli diversi come l’esterno avanzato o la mezzala nel 4-3-3, oppure l’interno di centrocampo nel 3-5-2. Il mercato in entrata, fatto per lo più di sondaggi, è invece sempre orientato verso giocatori di secondo piano: si cercano elementi come Lazzari che, seppur d’esperienza, finora hanno giocato poco o niente, oppure giovani di belle speranze che fanno parlare bene in Primavera e sono a caccia della vetrina giusta. Nella prima categoria rientra Simone Salviato (1987), ex Pescara, Novara e Livorno, che quest’anno a Bari non è mai sceso in campo dopo la ventina di presenze con i galletti nel precedente campionato. Salviato è in procinto lasciare il club biancorosso e potrebbe farlo anche rientrando nell’operazione che riguarda Mammarella: è un terzino destro che andrebbe a tappare il buco che si è aperto con il passaggio di Raffaele Pucino all’Avellino. In casa Bari tra l’altro la Virtus ha fatto un pensiero anche al centrocampista Massimo Donati (1981), quest’anno 9 presenze e 1 gol. Per quanto riguarda invece i giovani di belle speranza, si sonda il terreno con la Juventus per un paio di ragazzi classe 1997, che con la Primavera bianconera si stanno mettendo in mostra sia in campionato sia nella Uefa Youth League, la Coppa Campioni dei giovani: uno è Mattia Vitale, mancino, centrocampista centrale o esterno; l’altro è King Paul Akpan Udoh, centravanti italonigeriano di buona prestanza fisica, conosciuto anche come King. In sostanza la linea per rifondare la Virtus è quella annunciata: prestiti a costo zero di chi ha fame di riscatto o voglia di emergere. Con una squadra così, il pronostico non sarà sicuramente dalla parte dei frentani. È una scommessa: e, tanto per restare in tema parafrasando «Febbre da cavallo», film cult degli anni ’70 sugli scommettitori di cavalli, la speranza è che con King, Vitale e Salviato vada a finire come con King, Soldatino e D’Artagnan.

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