PESCARA. Chi ricorda la querelle infinita che lo riguardava? “Brugman è un play o una mezzala”? Era il ritornello di qualche anno fa all’Adriatico. L’ex centrocampista del Pescara, classe 1992, in barba agli scettici, è diventato una star negli Stati Uniti: domenica scorsa ha vinto la MLS, la serie A a stelle e strisce, con la maglia dei Los Angeles Galaxy, una delle squadre più blasonate del calcio americano. La squadra di Brugman, che non vinceva il titolo dal 2014, ma che con sei scudetti è la più titolata del soccer statunitense, ha battuto in finale i New York Red Bull per 2 a 1. Nella finalissima per il titolo, proprio Gas - ex capitano del Delfino - è stato premiato come Mvp del match. Dopo la festa sfrenata negli spogliatoi, raccontata sui social dall’uruguaiano, Brugman ha postato una foto con la grande coppa vinta dai Galaxy e il trofeo individuale assegnatogli dalla Major League.

Nello squadrone che un tempo schierava gente del calibro di David Beckham, Steven Gerrad, Zlatan Ibrahimovic, oggi la grande star è proprio l’ex biancazzurro. Solo nel finale, infatti, è entrato in campo l’ex Borussia Dortmund, Marco Reus. Era fuori per infortunio l’ex juventino Martin Caceres (uruguaiano come Gaston).

Il centrocampista 32enne di Rosario, pescato dall’ex ds Delli Carri dall’Empoli nell’estate del 2012, ha collezionato a Pescara 160 partite ufficiali, segnando 18 gol, tra serie A e serie B. Con il Delfino sfiorò la promozione in serie A con Oddo nel 2015, dopo la finale play-off con il Bologna. L’estate seguente fu ceduto al Palermo, tornando nel 2016 per prendere parte alla stagione in massima serie, prima con lo stesso Oddo e poi con Zeman. Dopo aver mancato un’altra serie A con Pillon (nel 2019, semifinale contro il Verona), è stato ceduto al Parma per 5 milioni. Ha lasciato l’Italia nel 2021.