Nicolai è al passo d’addio A Doha standing ovation
Dal 4 al 7 dicembre le Finals, poi sarà direttore tecnico federale
ORTONA. Dal 4 al 7 dicembre Paolo Nicolai disputerà l’ultimo torneo internazionale da giocatore di beach volley. Sarà in campo con Samuele Cottafava alle Finals Atp World Tour di Doha. In pratica giocherà il torneo che metterà di fronte le migliori coppie della stagione che per lui sarà l’ultima da beacher. Dopodiché lascerà la sabbia per andarsi a sedere in panchina. A 36 anni il campione ortonese diventerà il direttore tecnico delle formazioni maschili della Fipav. Si chiude un’era per quello che è da considerare il miglior giocatore italiano nella storia del beach volley. Uno che ha disputato quattro Olimpiadi, partendo da quelle di Londra 2012 e finendo a Parigi 2024, passando per la medaglia d’argento conquistata in coppia con Daniele Lupo a Rio de Janeiro. Mai sopra le righe. Mai una polemica. Mai comportamenti ambigui. Semplicemente il prototipo dello sportivo, quello che miete successi, che incassa sconfitte e che sa reagire alle avversità. Sa anche mettersi in discussione cambiando compagno e obiettivi. Dal 2025 la nuova sfida finalizzata a Los Angeles 2028.
Una storia da raccontare, iniziata da bambino con mamma e papà medici ospedalieri a Ortona che l’indirizzano allo sport. Il padre, medico sociale dell’Impavida, per vederlo sotto rete, lui che è un ex giocatore di pallavolo. Paolo va al palasport e il padre è uno dei suoi primi allenatori. Ha dieci anni e il ragazzo promette bene, passa tra le mani di Nunzio Lanci e Tommaso Flacco Monaco. Sviluppa in altezza, è un palleggiatore che piace. Le big si fanno sotto. È un talento grezzo su cui lavorare. Si divide tra l’indoor e la spiaggia. D’estate si diverte al Lido Riccio di Ortona. Francesco Cespa è uno dei primi compagni sulla sabbia. A 15-16 anni il Benetton Treviso in primis e altri club di serie A gli fanno la corte. Tra il quarto e il quinto anno di scuola superiore la decisione. La Sieco Impavida e i genitori lasciano a lui la scelta. Paolo Nicolai che è più maturo dei suoi anni opta per il no. Rifiuta la chiamata dalle big della pallavolo italiana perché lui deve studiare e finire il liceo. C’è chi strabuzza gli occhi, chi lo prende per matto e chi applaude. Di certo, i genitori sono tra i più felici. Una scelta che si rivelerà felice, perché dal 2005 il beach volley comincia a prendere il sopravvento sulla pallavolo. Al Lido Riccio disputa una tappa del campionato italiano. Beach volley e scuola, frequenta il Liceo Scientifico a Francavilla con profitto. Nel 2006 disputa la prima competizione internazionale, il Mondiale under 19. Il compagno è Francesco Giontella, il figlio di Marco una leggenda della pallavolo italiana che tra l’altro ha vestito la maglia dell’Impavida in passato. Dopo il 2006 entra nell’orbita della federazione che ha intenzione di formare delle nuove coppie. Inizia a giocare con Matteo Varnier, all’epoca uno dei migliori beacher poi diventato anche suo allenatore. Dal 2011 i problemi fisici di Varnier lasciano il passo all’ingresso nel team di Daniele Lupo. Ed ecco che inizia la storia della coppia Nicolai-Lupo. I due si completano in campo. Una storia che terminerà nel 2021 con le Olimpiadi di Tokyo. Nel frattempo, la coppia ha raggiunto i vertici del beachy volley internazionale. Vince tappe del World Tour, ottiene piazzamenti da podio, vince Europei, partecipa alle Olimpiadi e naviga stabilmente nell’elite internazionale. La disciplina sportiva si evolve, si aprono nuove frontiere, emergono talenti e promesse, ma loro sono sempre lì al vertice. Dal momento che lo sport ha bisogno di stimoli ecco che nel 2021 la coppia si divide e Paolo Nicolai da Ortona sceglie il modenese Samuele Cottafava come compagno di squadra. Nicolai aumenta il suo peso specifico fino a convincere la federazione a spostare il centro federale a Pescara, vicino alla sua Ortona da cui non spezza radici e legami. E nell’estate del 2016, al ritorno da Rio de Janeiro, la cittadina famosa per le reliquie custodite di San Tommaso Apostolo gli tributa l’applauso più bello per la medaglia d’argento conquistata alle Olimpiadi. Migliaia di persone in piazza e per le strade a festeggiare lo sportivo più famoso e prestigioso. Di pari passo procede la vita privata. Deve abbandonare gli studi universitari perché l’attività agonistica lo porta a girare il mondo. Si ferma al diploma di scuola superiore. Dal 2022 è sposato con la signora Sara, è diventato papà. La scorsa estate l’ultima soddisfazione da incorniciare: giocare la quarta olimpiade di fila sotto la Tour Eiffel, a Parigi, davanti a moglie, figli e amici. Una figata pazzesca. Passa il turno eliminatorio e poi si ferma agli ottavi. Peccato, Nicolai e Cottafava potevano fare meglio, certo, ma l’uomo dei muri e delle schiacciate (che eccita il leggendario Lucchetta durante le telecronache) sulla sabbia ha vinto lo stesso, perché essere campioni non significa solo collezionare titoli, ma avere anche dei valori che vanno oltre l’agonismo. Ed ecco che le voci si iniziano a intensificare: Nicolai lascia l’attività agonistica. Dal momento che le voci non nascono a caso, ecco che la scorsa settimana il consiglio federale ratificare la nomina di direttore tecnico. La Fipav chiede a Paolo Nicolai di trasferire la propria esperienza alle nuove generazioni. Lui studia e si prepara. È sempre stato più maturo della sua età. L’incarico è far crescere le nuove leve in modo tale da ottenere dei buoni risultati negli anni e, soprattutto, alle Olimpiadi di Los Angeles 2028. Con il suo stile sobrio, pratico ed educato. Prima però l’aspetta Doha. Sarà la passerella di Paolo Nicolai, l’ultima. Il circuito del World Tour lo saluterà dopo che per oltre un decennio ne è stato uno dei protagonisti. Standing ovation per Paolo Nicolai.
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