Passa Pesaro, ma il Teramo c’è

23 Settembre 2009

Il giovane Polonara convince, Thomas lotta, Jones è ancora indietro.

TERAMO. L’unica esibizione del pre-campionato della Banca Tercas Teramo davanti al suo pubblico finisce 70-76 per la Scavolini Pesaro, ma non è il risultato quello che conta. Anche perché nessuna delle due squadre è mai riuscita ad avere l’inerzia della gara. Il finale è frutto anche di una certa casualità (a 40 secondi dalla fine si era sul 70-72 dopo una tripla di Hoover, top scorer dei biancorossi) e di una gestione non proprio efficace degli ultimi possessi. Quello che conta, e che hanno potuto vedere i circa duemila spettatori, è che il cantiere Teramo è ancora in allestimento, che dei nuovi americani solo Thomas e Jones erano in campo (Diener in panchina, ma con zero minuti; Young nenanche convocato per problemi fisici), e che se il primo ha fornito una prova abbastanza convincente, almeno sotto il profilo della dinamicità e dell’impegno, il secondo ha lasciato parecchio perplessi: evidentemente ha ancora bisogno di integrarsi nella squadra oltre che di migliorare parecchio la mira, visto che ha messo a referto un solo punto (peraltro dalla lunetta).

Buone notizie, invece, da Amoroso, da Cerella, dal soldatino Hoover già pronto per il campionato, dal secondo playmaker Marino che non sembra proprio uno che viene dai dilettanti e dalla bella sorpresa del giovane Polonara, che dopo aver pagato l’emozione dei primi minuti con qualche ingenuità di troppo, ha fatto vedere che il talento ce l’ha. Lo starting five (escluso Diener) è quello che probabilmente vederemo più spesso in campionato con Poeta, Hoover, Jones, Amoroso e Thomas. Avvio piuttosto imballato del Teramo, con un Thomas attivo ma molto falloso (3 in meno di sei minuti). Neanche la Scavolini è irresistibile, ma è più ordinata e prtende un certo vantaggio (6-11 al 5’). Green è il folletto che si sapeva e Capobianco attua la prima variante tattica appiccicandogli addoso Cerella. Mossa azzeccata, anche perché l’argentino sarà il miglior realizzatore del primo tempo. Nella seoconda frazione, quintetto “sperimentale” con Marino, Hoover, Cerella, Polonara e Lulli.

Quintetto inedito ma che fa il suo dovere, eccome: riduce il gap sul tabellone, impatta dopo due minuti (18-18) e dopo altri tre torna quasi tutto in panchina tra gli appalusi del pubblico sul punteggio di 24-21. Ritornano i big e si va al riposo sul 29-28. Anche nella seconda parte della gara Capobianco attua ampie rotazni dando molti minuti alle cosiddete seconde linee. In particolare evidenza si mettono Marino, Hoover e Polonara che chiuderà ala fine con un non disprezzabile bottino di 12 punti, facendo vedere un canestro in “ball handling”, una tripla e una schiacciata. L’ultimo quarto inizia sul 52-51 e la partita continua in un equilibrio che viene rotto solo negli ultimi seocondi. «L’obiettivo», prosegue il presidente, «è quello di costruire una squadra, qualcuno è più avvantaggiato, qualcuno meno ma la strada intrapresa è quella giusta. Ci sono assenze importanti ma questi test servono ai giocatori per conoscersi».

Il migliore della Banca Tercas Teramo è stato senza dubbio Achille Polonara classe 1991, autore di giocate magistrali e dall’alto tasso tecnico. «Sono molto contento - commenta Polonara molto applaudito dal pubblico presente - il coach mi sta dando fiducia ed io cerco di ripagarla nel migliore dei modi. Mi dispiace per la sconfitta, ci abbiamo provato fino alla fine ma abbiamo pagato anche le assenze ed i carichi di lavoro. Durante gli allenamenti - conclude - lo stesso coach Capobianco mi dice di migliorare in difesa ed io mi sto impegnando anche per questo perchè voglio aiutare la squadra il più possibile. Per questo motivo cerco di non giocare solo per me ma di essere altruista». Luca Dalmonte, coach della ScavoSpar, è tornato a Teramo da ex. «Al di là della vittoria dobbiamo valutare bene la situazione relativa a Eric Williams che ha saltato tutta la fase di precampionato fino ad oggi. E’ un giocatore troppo importante per noi, dobbiamo vedere bene cosa accadrà in seguito».