Calcio

Pescara in B/ Belle, discrete e sensibili: le compagne dei biancazzurri in passerella

9 Giugno 2025

Un’altra squadra al fianco dei giocatori con la novità della modella Aidi

PESCARA. Dietro una grande squadra composta da grandi uomini ci sono sempre grandi donne. E in un gruppo di fantastici tifosi ci sono sempre delle fantastiche tifose. Dalla prima di campionato fino all’ultima partita di ieri sera, non hanno mai fatto mancare il proprio sostegno alla squadra. E ieri sera, alla festa in famiglia, hanno finalmente potuto festeggiare la vittoria di un match che è valso una stagione.

LE MOGLI DEI GIOCATORI.. Alla festa, in un noto stabilimento sul lungomare di Pescara, si mangia, si canta, si ride e si balla. E quando il dj suona “O primo ammore”, la squadra porta il trofeo in pista e lo alza in cielo. Un traguardo sofferto in una partita difficilissima. In quanti avrebbero sperato nella vittoria dopo l’inferiorità numerica e il gol di De Boer? Nicole, moglie di capitan Brosco, non ha mai avuto dubbi. Oggi è la mental coach di Alessandro Plizzari. «Da quando lavoro con lei la mia carriera è cambiata», ha raccontato lui a margine della partita. Lei, ha spiegato le ragioni del suo stato d’animo: «Ero tranquilla. I ragazzi hanno sempre dato tutto e ce l’hanno fatta. Mister Baldini ha creato un grande gruppo, hanno sempre lottato l’uno per l’altro». Poi c’è Virginia, la moglie di Luca Valzania, che è incinta di 5 mesi. Anche lei, come Nicole, era serena già da prima del match: «Sia io che Luca eravamo tranquilli». Susanna, la compagna di Carlo Crialese, si unisce al coro, ma racconta un piccolo aneddoto: «Prima della partita, mio marito è venuto da me e mi ha detto: “daje amo, fatti dare un bacio e poi ne voglio da uno ai ragazzi”. Non so se si è capito, ma siamo di Roma». Ci sono anche Chiara, la moglie di Filippo Pellacani e Linda, moglie di Riccardo Tonin e mamma di Ambra. Dietro le prestazioni di questi ragazzi, c’è anche il loro sostegno: compagne di vita che, nei buoni come nei brutti momenti, sono sempre state lì a sostenerli. Sabato poco prima che iniziasse il match erano, come al solito, raggruppate tutte insieme sui seggiolini dell’Adriatico con indosso ognuna la maglia del proprio uomo. «Questo è il gruppo mamme», spiegavano. Alla fine della partita contro la Ternana, anche per loro la gioia è stata smisurata. Dopo il triplice fischio sono entrate in campo per correre ad abbracciare i mariti per condividere l’emozione per un obiettivo così importante e così voluto. E a scendere c’era anche Jessica, la moglie del neo coproprietario del Pescara dal cuore biancazzurro Marco Verratti. Alla festa in famiglia tutti si divertivano, ballavano e cantavano. Ma ce l’avrebbero fatta senza l’appoggio fondamentale di chi, nei momenti difficili - e ce ne sono stati - ha sempre creduto in loro? Probabilmente no. E c’è anche chi, proprio per questo motivo, ha dedicato la vittoria alla propria compagna di vita.

E QUELLA DEL MISTER. Sabato allo stadio c’era anche «donna Paola», come mister Baldini chiama sua moglie. Stanno insieme da quarant’anni e hanno tre figli. La più grande, Valentina, è nata con una disabilità e lei ha speso la sua vita per dedicarle tutte le attenzioni necessarie. Alla fine della partita, il premio pensiero del mister è stato quello di correre verso la tribuna e cercare il suo sguardo per mandargli un bacio: la sua dedica per quest’altro importante traguardo. Già ai tempi del Palermo, quando anche lì avvenne la magia della promozione, mister Baldini, intervistato in una televisione, si lasciò andare con parole al miele per la sua dolce metà: «Grazie a mia moglie e alla mia famiglia, stasera posso godere di questo momento. Quindi ho bisogno di dire a questa donna: goditi i tuoi figli in questa serata speciale perché se io sono qua è grazie a te che ci sei sempre stata. L’amore è una cosa speciale, bisogna sempre avere rispetto dell’altro per evitare che questo finisca». Frasi che descrivono bene la personalità dell’allenatore del Pescara e l’intensità del loro rapporto. Sabato, con quella corsa sotto la tribuna, ha voluto rimarcare quanto l’amore di una donna possa essere fondamentale per un uomo e per il raggiungimento dei propri obiettivi.

NELLA, DONNA BIANCAZZURRA. Alla festa c’è una signora con la maglietta del Pescara. Nome sulla maglia: “Nella”. Ha 85 anni, ma sembrano molti di meno. Il trucco? «Sembro più giovane amo il calcio e il Pescara», spiega lei. Da 48 anni è la presidente del club donne biancazzurre. «La prima volta che sono entrata allo stadio Adriatico-Cornacchia è stato nel 1959, insieme a mio marito», prosegue, «e anche sabato ero allo stadio. Una finale bellissima. Oggi (ieri per chi legge, ndr), mi hanno chiamato Leo junior, Franco Baldini, per farmi i complimenti per la promozione. A me!». Che questa promozione sia merito suo è possibile. Sicuramente c’era in tutte le storiche trasferte del Delfino. «Ero a Bologna la volta dei quarantamila. E c’ero anche a Trapani». Poi si interrompe, c’è Dagasso. Devono scattarsi una foto insieme davanti al trofeo. Le donne in curva Quando si pensa agli stadi, si pensa ad un ambiente ristretto e riservato solo ai maschi e spesso anche violento. E invece la curva Nord ad ogni partita del Delfino si riempie di donne e ragazze con il cuore metà bianco e metà azzurro. In tante hanno accolto il comunicato dei gruppi della nord e avviandosi allo stadio stringevano in mano una bandiera biancazzurra, indossando la maglietta del proprio idolo calcistico. «Le donne che frequentano la curva, hanno un carattere forte. Spesso nei momenti di sconforto, cosi come è stato oggi, sono loro che danno la carica. Senza di loro non ci sarebbe lo stesso tifo» ha raccontato un tifoso all’uscita dello stadio sabato sera. E forse è proprio quel carattere forte che è stato trasmesso ai ragazzi di Baldini nel match che è valso la promozione.