Cristian Galano fronteggiato dal messicano Lozano

L'AMICHEVOLE AL SAN PAOLO

Pescara ko, ma segnali incoraggianti

Bene per poco più di un tempo, poi crolla. Si inizia a vedere la mano del tecnico sul piano del gioco, però servono rinforzi

Sarà curioso verificare quanti dei giocatori scesi in campo ieri in maglia biancazzurra continueranno a giocare in campionato. Non molti. E questo rende l’idea di quanto sia ancora un cantiere aperto il Pescara. Però, la prima uscita stagionale è indicativa. Prefigura un’impronta di gioco brillante e disinvolta. Si vede la mano di Oddo, ovvero la predisposizione a giocare la palla, a prediligere la tecnica alla forza e a attaccare senza paura. Segnali chiari agli occhi di chi ha metabolizzato in passato le squadre di Oddo a Pescara. Ovviamente, il test di Napoli è indicativo fino a un certo punto, perché il tecnico aspetta rinforzi, diversi, che possano far lievitare il tasso tecnico e la forza d’urto di una squadra che dovrà far dimenticare quella che si è salvata all’ultimo rigore dei play out a Perugia il 14 agosto scorso. Il Napoli è più avanti nella preparazione e alla lunga si vede. Il Pescara regge poco più di un tempo su buoni livelli, poi nella ripresa, progressivamente, si scioglie come neve al sole al cospetto dei partenopei che hanno altro spessore e altra condizione fisica. Ben più avanti dei biancazzurri. Oddo riparte con il 4-3-2-1 che è il suo marchio di fabbrica. È spigliata la sua squadra, nonostante di fronte ci sia il Napoli. Applica spesso il fuorigioco nelle retrovie e conferma di possedere una vocazione al fraseggio. Una predisposizione agli inserimenti negli spazi. Insomma, segnali incoraggianti. E così, dopo un brivido fornito da Fiorillo nella propria area piccola, è Belloni, liberato da Galano, a presentarsi davanti a Meret che gli respinge il diagonale. Al 16’ il palo di Galano, dal limite, a conferma di una manovra che si sviluppa in maniera fluida. Di un Pescara che gioca con personalità e sfrontatezza. Anche perché i ritmi sono quelli che sono nel chiuso del San Paolo dove rimbombano le voci degli allenatori. Una rimpatriata tra Gennaro Gattuso e Massimo Oddo, ex compagni al Milan e in Nazionale (anche a Berlino 2006). Il risultato lo sblocca il polacco Zielinski, al 24’, con un’azione personale chiusa con un diagonale in area. Al 35’ il palo di Koulibaly. Il Pescara nonostante lo svantaggio tiene il campo dignitosamente, anche perché il Napoli non incanta. Dei nuovi c’è solo Omeonga in campo dall’inizio. Valdifiori e Ceter entrano durante la ripresa in cui il Pescara si comincia ad allungare fino a diventare più che mai vulnerabile. C’è Del Favero tra i pali, appena arrivato. Entra anche Elizalde al centro della difesa che non sfigura al cospetto del tanto decantato Osimhen. La partita è sfigurata dalle sostituzioni. Il Pescara non riparte più e a metà tempo crolla. Appena dopo l’ingresso di Petagna (entrato al posto di Osimhen) che si prende la scena con due assist al baco: uno, al 26’, a Ciciretti e uno, al 30’, a Mertens. Altri due gol incassati nel giro di pochi minuti. Il 4-0 in pieno recupero, firmato da Petagna alla prima in maglia azzurra. Del Pescara si intravede lo scheletro di gioco, un’impostazione tattica che ora va riempita di contenuti, ovvero di rinforzi che garantiscano tecnica e forza.
ADL davanti alla tv. Aurelio De Laurentiis sta meglio. Però è in isolamento a casa a Roma, insieme alla moglie dopo il tampone positivo al Covid. Ieri ha guardato l'amichevole in tv, su Sky. Una visione non semplice visto che il presidente del Napoli a casa ha un abbonamento di servizio e non può comprare eventi singoli, è intervenuto un tecnico della tv satellitare a distanza per attivargli la visione.
@roccocoletti1. ©RIPRODUZIONE RISERVATA