Leonardo Mancuso e Bepi Pillon

CITTADELLA-PESCARA (ORE 15)

Pillon gioca la carta Sottil e valuta Perrotta in difesa 

L’allenatore ci crede: «Per puntare alla A bisogna vincere in trasferta»

PESCARA. Tifosi speciali in arrivo per Bepi Pillon. La serie A è il grande obiettivo, il Pescara è in corsa e in questo momento l’affetto dei cari può essere determinante. «Verranno in tanti allo stadio. Figli, parenti e amici. A Cittadella avrò e avremo qualche tifoso in più visto che casa mia (Mogliano Veneto, ndr) è distante una settantina di chilometri». Sorride Pillon alla vigilia della gara del Tombolato dove il Delfino oggi pomeriggio gioca una gara fondamentale per la corsa alla serie A.

Il portiere Vincenzo Fiorillo e il difensore Gennaro Scognamiglio visti da Marco D'Agostino

Ritmo da promozione. «Fuori casa bisogna fare punti se vuoi ambire ai play off o a qualcosa di più importante come la serie A. Ora ogni match è una finale, sono tutte battaglie. Non ci sono partite facili perché ora inizia un nuovo campionato e tutti possono vincere e perdere. Lo dice il campionato, non io. Non mi pongo limiti. Adesso giochiamo con il Cittadella e dobbiamo tirare fuori tutto». Il Pescara con la media punti a partita (1,7) potrebbe puntare dritto al secondo posto. «Non lo so, non faccio questi conti. Abbiamo una buona possibilità di centrare i play off e si vedrà alla fine dove arriveremo. Ora è difficile. Siamo in un momento chiave del campionato. Dipende tutto da noi, sia per i play off che per la A diretta. Non mi sono fatto i conti per la quota promozione e per la quota play off. Non si deve ragionare in questo modo. Se cominci a fare calcoli non si va da nessuna parte».
Pillon da record. È il pensiero del 63enne di Preganziol che negli ultimi otto anni è l’allenatore biancazzurro con la media punti più alta. «Sono contento perché questa squadra ha dato, sta dando e darà tutto. Però, i conti si fanno sempre alla fine e dobbiamo fare bene in queste ultime 10 partite».
Le scelte. Con l’assenza di Campagnaro, il tecnico non potrà optare per la difesa a tre e, quindi, si andrà avanti con il 4-3-1-2. «Non ci sono recuperi. Sono fuori Brugman, Kanouté, Balzano e Campagnaro. Io sono convinto che chi scenderà in campo darà il 101% perché sarà voglioso di dimostrare il proprio valore. Ho provato nel ruolo di Marras sia Sottil che Melegoni, vediamo», anche se la scelta è ricaduta sul primo. «Sottil ha più fase offensiva, ma deve sacrificarsi in quella di non possesso come fa Marras (assente per squalifica, ndr). Sottil dovrà essere al massimo, recuperare palla, fare quei movimenti che proviamo in fase difensiva. Loro hanno Iori molto bravo nell'impostare il gioco. È la mente della squadra e dobbiamo essere bravi a schermarlo». Sottil, dunque, al posto di Marras, ma potrebbe esserci una sorpresa in difesa con Perrotta terzino sinistro che si gioca il posto con Del Grosso.
«Del Grosso è pronto ma devo fare delle valutazioni in base alle condizioni. Ci sto pensando, deciderò all’ultimo».
Cittadella tabù. Perché Pillon tiene molto a questa gara, visto che gioca in casa e il Delfino non vince al Tombolato dal 2013. «Il Cittadella è una squadra che va sempre presa con le pinze. A Brescia ha vinto meritatamente, sappiamo cosa ci aspetta. Gioca a memoria, con lo stesso sistema di gioco fin dai tempi della C. Si è consolidato in questo campionato, non è più una sorpresa. Serve una partita intensa e di grande ritmo da parte nostra. Non dobbiamo perdere palloni in uscita perché il Cittadella è assatanato nel recupero palla e nel ripartire con tanti uomini. Il ritmo e l’aggressività sono la loro arma migliore».
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