Pillon con Repetto e il presidente Sebastiani

CALCIO SERIE B

Pillon: "Pescara, fammi tornare in A"

L'allenatore: "Ho sensazioni positive. La squadra è costruita per il 4-3-3, ma voglio vedere il sangue negli occhi"

INVIATO A PALENA. «In molti pensano che io sia vecchio, ma non è così, sono giovane dentro, ho ancora stimoli, ambizione e voglio tornare ad allenare in serie A, magari con il Pescara». Ieri, allo stesso orario, a 700 chilometri più a nord, la Juventus presentava Cristiano Ronaldo. Nello stesso tempo Bepi Pillon, a Palena – gioiellino dell’Aventino Medio-Sangro- lanciava il suo Pescara verso un pronto ritorno in A, magari sfidando l’anno prossimo quel CR7 che sta facendo impazzire il pianeta calcio. Il Delfino è approdato a Palena ieri pomeriggio e vi rimarrà fino al 28 luglio.

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Ieri ci sono state le prime parole del tecnico biancazzurro, dopo una settimana di lavoro a Montesilvano. «La squadra è costruita bene, mi piace, sono soddisfatto dal mercato e manca poco per avere una rosa completa». Abbronzatissimo, il 62enne allenatore di Preganziol è pronto a sistemarsi al timone del suo Pescara 2018-2019, dopo la salvezza centrata nel passato campionato. «Sta venendo fuori una squadra fatta su misura per giocare 4-3-3», continua il tecnico nella sala consiliare di Palena, accanto al raggiante sindaco Claudio D’Emilio, che per due settimane coccolerà i biancazzurri. Ambizione, sacrificio e testa bassa, Pillon ha già dato le direttive alla squadra. «Inutile fare promesse inutili», racconta. «Voglio un Pescara che giochi con il sangue negli occhi e che esprima un bel calcio. I giocatori devono dare tutto per questa maglia. Devono dare tutto dal primo all'ultimo minuto. Non so dove arriveremo. Sarà il tempo a dirlo. Ora dovremo pensare a lavorare, ma le mie sensazioni sono positive. Partiremo con 24-25 giocatori che saranno tutti titolari e che si giocheranno il posto giorno dopo giorno e durante la settimana, allenandosi con umiltà. Voglio giocatori che siano entusiasti di indossare la maglia biancazzurra e che possano trascinare i tifosi allo stadio».

Un gruppo di giocatori biancazzurri

Pillon, poi, descrive il Pescara che sta nascendo. «Manca qualche tassello, ma sono contento, del mercato e dei ragazzi che sono arrivati. Tutti sono titolari, devono sudarsi il posto e non voglio prime donne. Memushaj è uno di quelli che ho voluto. Credo che se arriverà anche Antonucci dovremmo essere a posto in attacco», calcolando anche gli arrivi di Capone e Monachello. Proprio su quest’ultimo, Pillon, si esprime così. «Felice che sia qui», dice, parlando del primo centravanti arrivato dal mercato. «Ha fatto sempre bene ed è un giovane di prospettiva, ma non voglio dimenticare Cocco che si sta impegnando tanto e fisicamente, finalmente, sta benissimo. Vedo tutti motivati, come lo stesso Bunino che può darci una grande mano». Il gruppo salito a Palena è composto da 29 giocatori.
«Qui voglio gente felice e orgogliosa di indossare la maglia del Pescara». Il discorso poi scivola sulle possibili cessioni di Zampano e Brugman. «Mi auguro che rimangano perché sono giocatori importanti per noi». E fa una menzione speciale. «Ho voluto fortemente la conferma di Campagnaro. E’ un esempio per lo spogliatoio». Tra i volti nuovi, Pillon punta su Marras. «Scommetto su di lui. Deve dimostrarmi che in serie B può fare bene».
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