Prandelli vuole arrivare in finale: «Sarà importante la disciplina»

FIRENZE. Parte il viaggio Mondiale dell'Italia e Cesare Prandelli ha già sognato la sua Italia. È immacolata da gomitate e rossi in campo; convive nel ritiro di Mangaratiba aperto alle famiglie e non...
FIRENZE. Parte il viaggio Mondiale dell'Italia e Cesare Prandelli ha già sognato la sua Italia. È immacolata da gomitate e rossi in campo; convive nel ritiro di Mangaratiba aperto alle famiglie e non deve vietare i social network; fa uso del talento di Cassano anche solo 20' senza suscitare egoismi dannosi; regala ai suoi azzurri un entusiasmo così grande da lasciarsi alle spalle crisi matrimoniali. Soprattutto, va oltre i limiti tecnici di un calcio spaurito fuori dai suoi confini. «Abbiamo organizzato tutto per arrivare in finale», l'asticella fissata dal ct in avvio di raduno, sorprendentemente in alto. Sogno o azzardo che sia, tutti nel club Italia ci credono. O almeno sanno cosa fare. E la cernita dei 23 dai 30 arrivati a Coverciano è solo una delle questioni sul tavolo. «Stanotte», ha raccontato il ct, dopo aver sfidato l'opinione pubblica su Chiellini e il codice etico, «ho fatto un sogno incredibile: tre squadre venivano massacrate dai rossi e noi invece immacolati. Finalmente, dicevo... Dovremo avere la forza di sopportare e non reagire, guarderemo e riguarderemo i video: di questo parlerò alla squadra».
Ribadito il proprio punto di vista sul difensore Juve e la gomitata a Pjanic, Prandelli userà questi primi tre giorni per varare un altro regolamento non scritto, quello sull'uso dei social. Le offese via twitter di madame Nasri a Deschamps, sfociate in una querela della Federcalcio francese, sono solo l'apice di una stagione calcistica vissuta sulla cresta dell'onda della polemica multimediale, da giocatori o parenti. Per quello sulla disciplina in campo, si aspetterà la tradizionale visita dell'arbitro Fifa. Un argomento da sfiorare appena è il capitolo delle crisi familiari, da Pirlo a Buffon, ieri uscito allo scoperto. «Mi sorprende l'abbia fatto», il commento di Prandelli, «e dispiace sempre quando c'è una separazione: evidentemente, ha la serenità per affrontare con forza questo momento al Mondiale».
Ieri gli azzurri si sono preparati in una camera speciale costruita per l’occasione, con 30 gradi e un alto tasso di umidità, per abituare i calciatori al clima che troveranno in Brasile.