Ricetta Gorgone per salvare il Pescara: Gravillon titolare e due punte di ruolo

Il nuovo corso del Delfino. Il 49enne allenatore romano chiamato a inseguire l’obiettivo della permanenza in B: si ripartirà venerdì 21 novembre con la sfida di Catanzaro
PESCARA. Primo giorno di lavoro ieri al campo Mastrangelo di Montesilvano per Giorgio Gorgone, 49 anni, romano. Il nuovo allenatore del Pescara al mattino ha predisposto lavori atletici mentre nel pomeriggio tanto campo con il pallone e di nuovo un richiamo di lavoro fisico per un gruppo di giocatori. Molto dialogo, tono di voce forte all’occorrenza e ritmo da subito elevato. La filosofia di Giorgio Gorgone è chiara da subito e la volontà è quella di trasferirla in tempi brevissimi alla squadra. Venerdì 21 novembre il debutto alle 20.30 a Catanzaro, la mission di questa stagione è per certi versi simile a quella della sua Lucchese dello scorso anno. La salvezza da conquistare ad ogni costo. Nella passata stagione per Gorgone l’ostacolo grande era rappresentato dalla enormi difficoltà societarie, quest’anno potrà concentrarsi esclusivamente sul campo per cercare di colmare quel gap tecnico che ad oggi c’è con tante squadre. Come? Con il lavoro, con il recupero degli infortunati e poi a gennaio con una mirata campagna acquisti che sarà fondamentale.
Le due punte. Quando ieri la squadra ha lavorato tatticamente undici contro undici è stata subito evidenziata quella che potrebbe essere la novità di Gorgone rispetto a Vincenzo Vivarini. Il Pescara ieri era in campo secondo i canoni del 3-5-2 con due attaccanti puri schierati contemporaneamente. Da un lato Di Nardo e Tonin, dall’altro Sgarbi e Okwonkwo con Vinciguerra che si è alternato. A Catanzaro si potrebbe vedere un Pescara con due attaccanti puri, per il resto si ripartirà da quelle che erano anche le scelte di Vincenzo Vivarini.
Gravillon. L’obiettivo di Giorgio Gorgone è quello di rigenerare Andrew Gravillon. E ieri l’ex Torino in campo era uno dei più pimpanti al punto da candidarsi per una maglia già a Catanzaro. La novità rispetto a quella che era l’impostazione di Vivarini è che Corbo ha fatto sempre il vertice della difesa a tre e mai il braccetto. Corbo potrebbe diventare l’alternativa al capitano. A Catanzaro toccherà a Gravillon o in alternativa a Giannini.
Il centrocampo. Le prime indicazioni di Gorgone - esordiente su una panchina di serie B - sono chiare anche in mediana. Assente Dagasso impegnato in nazionale under 21 con Silvio Baldini, il neo allenatore del Pescara ha impiegato Brandes da un lato e Squizzato dall’altro nel ruolo di metodista. Caligara, che aveva occupato quella posizione con il Monza, ha fatto la mezzala destra a piede invertito con uno tra Berardi e Graziani che si sono alternati. Nell’altra squadra Valzania e Meazzi hanno completato la mediana. L’ex Entella non farà più da sottopunta, ma andrà a ricoprire il ruolo che lo scorso anno gli aveva assegnato Silvio Baldini. Sui quinti nessuna sorpresa: Letizia e Cangiano a sinistra, Corazza e Oliveri a destra.
Gorgone style. Tuta, cappellino e subito voce alta per guidare il primo allenamento. Gorgone ha spesso interrotto la seduta per dare le sue indicazioni. Parola d’ordine tenere il ritmo alto e correre a più non posso in campo. E quando è finita la lunga esercitazione tattica undici contro undici ecco che un gruppo si è staccato e ha lavorato senza palla con il professor Patrizio Ianni. Nella seconda parte dell’allenamento a metà campo Gorgone ha fatto una sorta di partitella sette contro sette sempre a ritmi molto alti.
Oggi pomeriggio al Mastrangelo di Montesilvano altra seduta di allenamento, mentre domani è previsto un doppio allenamento prima di un giorno di riposo che sarà concesso sabato. Ieri sera è arrivata anche l'ufficialità di Giorgio Gorgone allenatore del Pescara con un comunicato. Nello staff Emiliano Testini, vice allenatore, Emanuele Marra, collaboratore tecnico, Giorgio Santarelli, match analyst, Patrizio Ianni, preparatore atletico, e Giovanni Di Fiore, preparatore dei portieri.
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