Roseto è sempre più in crisi: arriva un altro ko, ora è da solo in fondo alla classifica

Basket A2 maschile. I biancazzurri disputano un primo tempo terribile sul parquet del Ruvo di Puglia, sprofondando sul -23. Nella ripresa la reazione ma non basta. (Nella foto, Antonino Sabatino della Liofilchem Roseto)
La crisi della Liofilchem Roseto non accenna ad arrestarsi e ieri sera è arrivato il punto più basso della stagione. I biancazzurri perdono malamente lo scontro diretto per la salvezza contro Ruvo di Puglia, ben più di quanto ammette il punteggio finale. Infatti Roseto ha inseguito sempre la squadra del pescarese Rajola, trovandosi a dover rimontare un -23 maturato nel primo tempo a causa di una partenza a dir poco contratta. Nella ripresa, poi, complice la scelta di una difesa a zona, Roseto piazza un break che insidia il fortino ruvese, toccando anche il -4 salvo poi fallire una rimonta che avrebbe avuto dell’incredibile. Il 4/24 dal perimetro certifica tutta la difficoltà realizzativa per una squadra che a questo punto avrebbe bisogno di qualche ritocco nel mercato per evitare un epilogo terribile a fine stagione. Ruvo sale a quota 8 punti in classifica, mentre la Liofilchem si trova da sola sul fondo, considerando anche la vittoria di Milano contro Pistoia (92-77), prossima avversaria dei rosetani domenica prossima.
Bassi prova a difendere l’area da Borra mettendo dal primo minuto insieme Cannon e Tsetserukou, ma si scopre troppo sugli esterni rendendo farraginosa la manovra offensiva che passa solo da Robinson. Brooks e Laquintana costruiscono dal palleggio buone soluzioni individuali e Ruvo scappa subito (9-0 al 3’). La Liofilchem sbanda vistosamente e la coppia statunitense dei pugliesi piazza un altro break, proprio mentre Cannon segna il primo canestro biancazzurro dopo cinque minuti. Brooks è inarrestabile dal perimetro: Roseto si scioglie come neve al sole con un terrificante 3/16 dal campo, di cui 0/7 dall’arco. Ruvo perde la sua freddezza nei possessi finali, ma resta in un controllo (24-6).
Rajola amplia le rotazioni, dando riposo il quintetto titolare, ma deve subito intervenire perché la sua squadra cala d’intensità, prendendo tiri affrettati e sembrando poco reattiva in difesa. Ma la Liofilchem è ancora a secco dal perimetro, quasi che fosse una maledizione. Bassi non riesce a trovare una quadra e il morale è evidentemente a terra, sebbene in difesa conceda molto meno rispetto all’exploit ruvese dei primi otto minuti (32-12 al 15’). Timperi sblocca i rosetani dall’arco dopo undici errori, mentre Roseto prova a rosicchiare punti dalla lunetta con alterne fortune anche qui (45-26).
Rajola prepara una gabbia su Robinson che non riesce a vedere il canestro, limitando il proprio potenziale realizzativo, mentre Cannon ingaggia duelli d’altri tempi contro Borra. Con Mooty in panchina con tre falli, il tecnico pescarese sfrutta Laquintana che manda in tilt la difesa ospite, incapace di arginare il play pugliese. La gara incede a ritmi molto più bassi, che avvantaggiano una Ruvo sempre in controllo, pur senza grandi sforzi. La Liofilchem fatica terribilmente anche a rimbalzo, concedendo possessi extra.
Ma la svolta arriva con Donadoni che si mette in proprio dal palleggio, così Rajola ferma subito il gioco (56-39 al 25’). La zona rosetana sporca gli ingranaggi dei ruvesi e dal +23 Ruvo vede dimezzato il proprio vantaggio. Robinson sale in cattedra e si vede, tanto che la Liofilchem la riapre (63-53). Bassi opta per un quintetto piccolo e, sebbene la zona tamponi le differenze di stazza, a rimbalzo tra Ulaneo e Nikolic è dominio totale per Ruvo di Puglia. Ma lo stesso Ulaneo trova il quarto fallo, complicando lo schema tattico di Rajola. Allora è Robinson a suonare la carica. I padroni di casa non segnano più e, essendo già in bonus, mandano Roseto alla lunetta (71-65 al 35’). Nel momento di crisi, sul +4, due triple di Laquintana rianimano il pubblico del PalaColombo.
E qui finisce la partita perché Sabatino prima concede un gioco da tre punti a Brooks e, nell’azione successiva, commette fallo sulla tripla di Moody. Unico dato positivo è aver limitato il passivo in ottica di differenza canestri eventuale.

