Sacripanti, la cabala delle salsicce

«Me le hanno sempre regalate e non ho mai vinto: stavolta non le accetto».

TERAMO. Un “teramano” sulla strada della Banca Tercas Teramo. Il coach della Pepsi Caserta Stefano “Pino” Sacripanti è nato a Cantù, dove ha allenato per 7 anni, ma il padre è di Nereto e un legame comunque forte con l’Abruzzo, in particolare con la provincia di Teramo. «E’ una bellissima terra», dice Sacripanti, «ho trascorso gran parte della mia adolescenza in Abruzzo e conservo ancora tante amicizie perchè le persone sono vere e schiette». Dopo la lunga parentesi a Cantù, due stagioni a Pesaro e poi l’approdo a Caserta.

Dove si è subito guadagnato la ribalta per un secondo posto in classifica (4 vittorie) che in pochi si sarebbero aspettati. «Il campionato è molto equilibrato», osserva Sacripanti, «ogni partita è importante, non si può lasciare nulla al caso. Noi viviamo alla giornata, se ci riusciamo vorremmo conquistarci le Final Eight di Coppa Italia, poi, una volta ottenuta la salvezza vedremo cosa riusciremo a fare di più». Sacripanti non vuole sentir parlare di segreti dietro l’ascesa dei campani. «Mi sembra un po’ esagerato. Eccezion fatta per un brutto infortunio, la squadra non ha registrato particolari problemi. Ci sono tanti giocatori al primo anno in Italia nel roster e con grandi motivazioni, c’è grande voglia di fare bene e si lavora con serietà. Poi, con onestà, anche il calendario ci ha aiutato un po’».

Di fronte troverete una Teramo che non ha iniziato bene, almeno in termini di punti in classifica. «Teramo è una buona squadra», risponde, «guidata da un bravissimo coach. Ha avuto diversi problemi nel precampionato, ma sicuramente troveremo una squadra pronta a tutto pur di vincere. Il palasport è caldo ma, per noi l’importante sarà non essere travolti dalla loro voglia emotiva».
Dopo la partita Sacripanti si tratterrà in Abruzzo: è l’head coach, da cinque anni, infatti, della nazionale under 20 che sosterrà lunedi e martedi un raduno collegiale a Giulianova con allenamenti ad Alba Adriatica. Convocato anche il giovanissimo Achille Polonara (classe 1991) della Banca Tercas Teramo.

Sacripanti, tra l’altro, a Teramo, non ha mai vinto e dietro c’è anche un particolare aneddoto: un caro amico del coach brianzolo, il fotografo teramano Massimo Corona, ogni anno gli consegna un vasetto di salsicce. E l’anno scorso, all’ennesima sconfitta di Sacripanti al PalaScapriano, qualche collega parlò della “maledizione della salsiccia”. «Si, è vero», conferma divertito Sacripanti, «anche se, poi, quando giocavo in casa io ho quasi sempre vinto. Due anni fa fu una tripla di Brown, all’ultimo secondo, a toglierci la vittoria quando guidavo Pesaro. Quest’anno ho parlato con il mio amico Massimo e gli ho detto che non accetterò nulla».