PESCARA

Seimila sportivi invadono la città per gli Europei Master di atletica leggera

I partecipanti rappresentano 61 Paesi del mondo, il via con la cerimonia di apertura in Piazza Salotto

PESCARA. Oltre 6.000 atleti over 35, provenienti da tutto il mondo, invadono pacificamente Pescara per i Campionati Europei Master di atletica leggera. Essendo, però, campionati europei, ma con atleti iscritti anche da fuori Europa, per questi ultimi sarà possibile gareggiare solo ed esclusivamente alle batterie, senza la possibilità di qualificarsi nelle semifinali e finali.

I partecipanti, si sfidano in oltre 30 discipline nei tre stadi delle città che ospitano l’evento: Pescara, Montesilvano e Francavilla al Mare. Una grande vetrina per l’Abruzzo. La cerimonia di apertura ha richiamato l’attenzione di migliaia di persone assiepate in Piazza Salotto. Alla presenza della Presidente Europea dell’EMA, Walentina Fudjuchina, del Presidente Nazionale della FIDAL, Stefano Mei, del Presidente dell’ASD Runners Pescara, Pietro Nardone e delle massime autorità militari e politiche locali, si sono ufficialmente aperti i giochi.

La cerimonia ha visto sfilare i 61 paesi partecipanti in un colorato e animato corteo da Piazza Sacro Cuore, passando per Corso Umberto I, fino ad arrivare in Piazza della Rinascita. Tanta soddisfazione da parte del Presidente ASD Runners Pescara, Pietro Nardone: “È stata una cerimonia meravigliosa.

Iniziano le competizioni, che terminano domenica 1 ottobre. Dieci giorni intensi, ma pieni di divertimento e sport”. Grande entusiasmo anche da parte del Presidente Nazionale FIDAL, Stefano Mei: “Pescara si accinge a ospitare 7.000 atleti con le proprie famiglie. Questo è il classico esempio di quello che si definisce turismo sportivo. Troveranno tre città in un momento straordinario, sia dal punto di vista climatico sia per la possibilità di utilizzare tre stadi riammodernati da poco. L’Europeo Master è un campionato che vogliamo far svolgere in Italia perché è un esempio per i giovani. Sono persone adulte che si impegnano e si sacrificano duramente per competere. Da questo, i ragazzi, possono apprendere quello che è realmente lo spirito sportivo”.