Teramo, Campitelli rompe il silenzio e attacca i giornali

Il presidente biancorosso sulla presunta combine della gara col Savona: "La nostra promozione è pulita". Poi attacca il collega dell'Ascoli: "Dimettiti"
TERAMO. Luciano Campitelli rompe il silenzio per dirsi tranquillo sull'inchiesta per la presunta combine della gara di Savona dello scorso 2 maggio e per attaccare la stampa. In attesa delle audizioni di Palazzi (le convocazioni non sono ancora arrivate) il presidente del Teramo, nella sala conferenze dello stadio Bonolis, ha ribadito la sua totale estraneità ai fatti contestati dalla Procura di Catanzaro al fianco dagli avvocati Renato Borzone (legale del patron biancorosso sul piano penale) e Eduardo Chiacchio (difensore del Teramo in sede di giustizia sportiva). Ma, soprattutto, ha accusato i giornalisti.
Campitelli si è scagliato contro una parte della stampa per le notizie scritte nell'ultimo mese: "Ci vuole correttezza. I giornalisti non devono riportare cose false. Quando uscirà la verità, qualcuno dovrà chiedere scusa. Mi tutelerò e ci saranno anche delle querele". Poi il presidente ha rincarato la dose: "I giornalisti potranno dire che Campitelli è colpevole solo se alla fine lo dirà un giudice! Vi dovete vergognare! Ho subìto troppe prime pagine. Pretendo la massima educazione. Adesso sono un semplice indagato e dovranno essere i giudici a fare emergere la verità. No allo sciacallaggio mediatico!". Nel mirino di Campitelli è finito il presidente dell'Ascoli, Francesco Bellini: "Ho letto su una testata marchigiana che Bellini è pronto a dimettersi se la sua squadra non andrà in B. Io gli rispondo di dimettersi, perchè in B ci andremo noi!".
Parlando delle accuse arrivate da Catanzaro, Campitelli ha detto: "Di Nicola (a cui il giudice di Teramo ha negato la scarcerazione) e Barghigiani non li ho mai incontrati e ci tengo a precisarlo. La nostra è stata una vittoria limpida. Mai mi sarei sognato di comprare una partita, come dicono, per 30mila euro. Io non ho fatto un c... Se non ho mollato è per i tifosi. Adesso sto combattendo questa battaglia e il Teramo la vincerà grazie all'ausilio di due validissimi avvocati. La B ci aspetta!".
Dopo il numero uno biancorosso hanno preso la parola i suoi avvocati. L'avvocato Eduardo Chiacchio che rappresenta il Teramo dal punto di vista della giustizia sportiva, è certo non ci siamo problemi.
L'avvocato Renato Borzone ha invece attaccato la procura di Catanzaro.