Teramo, esordio amaro in Europa
L’Apoel Nicosia vince largo, nella partita di ritorno ci vorrà un’impresa.
NICOSIA. La prima gara ufficiale in campo internazionale riserva solo amarezza al Teramo basket che esce sconfitto dal campo dell’Apoel Nicosia (77-63), al termine di un match comandato saldamente dalla squadra di casa per tutti i 40’. Più abituati alle sfide europee i ragazzi di casa, troppo timorosi e contratti quelli teramani.
Alla fine, nelle fila di Teramo, si salvano soltanto Diener e Poeta, mentre Jones delude le attese, dopo l’ottima prova offerta contro Varese. L’avvio di gara è subito intenso e Teramo non si tira affatto indietro dal giocare con il coltello tra i denti. La squadra cipriota cerca subito di mettere il turbo, ma Poeta e soci non stanno a guardare.
Anzi è proprio il play teramano a spingere il piede sull’acceleratore e a trovare in appena tre minuti ben 6 punti personali che fanno volare la Tercas sul 4-8. La difesa messa in atto da Capobianco è combattiva e concede pochi spazi al quintetto cipriota. Heath però non è certo l’ultimo arrivato e quando si scalda sa bene come fare male agli avvversari. Poi la resistenza dei teramani si affievolisce in maniera inspiegabile e in pochi secondi Teramo si ritrova addirittura sotto di 9 (17-8) al cospetto di un avversario sicuramente tosto ma non trascendentale. Si arriva così al termine del primo quarto con la Tercas in evidente difficoltà: 21-8. Impressionante il parziale di 17-0 a favore dell’Apoel.
Nel secondo periodo, però, la rabbia e la voglia di riscatto dei biancorossi iniziano a farsi sentire, anche per cercare di evitare una sonora figuraccia in campo internazionale. E così, con costanza e caparbietà la compagine di Capobianco cerca di rialzare la china, affidandosi all’esperienza ed alla freschezza dei suoi uomini più rappresentativi. Poeta, Jurak e Lulli provano a prendere per mano i propri compagni, riuscendo a limitare il passivo e si va al riposo sul 37-28.
Al ritorno sul parquet dovrebbe essere la compagine biancorossa a prendere in mano le redini del gioco ed invece il copione dell’incontro non cambia. Jones e Thomas provano a svegliarsi dal torpore del primo periodo, ma c’è poco da fare. Quando anche il terzo periodo si chiude con i ciprioti avanti di 10 (54-44), Capobianco si rende conto di dover giocare i minuti finali con l’obiettivo di limitare i danni in vista del match di ritorno. Il tentativo però non va a buon fine: al 40’ l’Apoel potrà festeggiare un successo più che rotondo che consente una certa tranquillità per la sfida di martedì prossimo.

Alla fine, nelle fila di Teramo, si salvano soltanto Diener e Poeta, mentre Jones delude le attese, dopo l’ottima prova offerta contro Varese. L’avvio di gara è subito intenso e Teramo non si tira affatto indietro dal giocare con il coltello tra i denti. La squadra cipriota cerca subito di mettere il turbo, ma Poeta e soci non stanno a guardare.
Anzi è proprio il play teramano a spingere il piede sull’acceleratore e a trovare in appena tre minuti ben 6 punti personali che fanno volare la Tercas sul 4-8. La difesa messa in atto da Capobianco è combattiva e concede pochi spazi al quintetto cipriota. Heath però non è certo l’ultimo arrivato e quando si scalda sa bene come fare male agli avvversari. Poi la resistenza dei teramani si affievolisce in maniera inspiegabile e in pochi secondi Teramo si ritrova addirittura sotto di 9 (17-8) al cospetto di un avversario sicuramente tosto ma non trascendentale. Si arriva così al termine del primo quarto con la Tercas in evidente difficoltà: 21-8. Impressionante il parziale di 17-0 a favore dell’Apoel.
Nel secondo periodo, però, la rabbia e la voglia di riscatto dei biancorossi iniziano a farsi sentire, anche per cercare di evitare una sonora figuraccia in campo internazionale. E così, con costanza e caparbietà la compagine di Capobianco cerca di rialzare la china, affidandosi all’esperienza ed alla freschezza dei suoi uomini più rappresentativi. Poeta, Jurak e Lulli provano a prendere per mano i propri compagni, riuscendo a limitare il passivo e si va al riposo sul 37-28.
Al ritorno sul parquet dovrebbe essere la compagine biancorossa a prendere in mano le redini del gioco ed invece il copione dell’incontro non cambia. Jones e Thomas provano a svegliarsi dal torpore del primo periodo, ma c’è poco da fare. Quando anche il terzo periodo si chiude con i ciprioti avanti di 10 (54-44), Capobianco si rende conto di dover giocare i minuti finali con l’obiettivo di limitare i danni in vista del match di ritorno. Il tentativo però non va a buon fine: al 40’ l’Apoel potrà festeggiare un successo più che rotondo che consente una certa tranquillità per la sfida di martedì prossimo.