Un rigore ferma il Pescara e il Pineto gela l’Adriatico
Decisiva l’espulsione del portiere Plizzari e il penalty trasformato da Bruzzaniti
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PESCARA (4-3-3): Plizzari 5; Pierozzi 7 (39’ De Marco SV), Brosco 4.5, Pellacani 7, Moruzzi 6.5; Valzania 6.5 (20’ st Tunjov 6) Squizzato 6.5 (11’ st Meazzi 5.5), Dagasso 7; Merola 5 (11’ st Ferraris 6), Vergani 5.5 (9’ st Saio 6), Cangiano 6. A disp: Profeta, Giannini, Crialese, Bentivegna, Staver, Saccomanni, Mulè. Allenatore: Baldini.
PINETO (4-3-3): Tonti 8; Hadziosmanovic 6.5, De Santis 6 (13’ st Villa 6), Ingrosso 6.5, Ienco 6 (39’ st Baggi sv); Germinario 6, Amadio 6.5 (14’ st Schirone 6), Lombardi 6.5; Del Sole 6.5 (24’ st Marrancone 6.5), Gambale 7 (13’ st Fabrizi 6), Bruzzaniti 8. A disp: Marone, Barretta, Schirone, Dutu, Giovannini, Nebuloso, Pellegrino. Allenatore: Tisci
Arbitro: Gianquinto di Parma
Rete: 10’ st Bruzzaniti su rigore.
Note: Spettatori 6.082. Espulso 6’ st Plizzari per gioco falloso. Ammoniti De Santis, Ienco, Fabrizi, Valzania, Baldini, Brosco. Angoli 8-3.
PESCARA
Un déjà vu brutto per il Pescara, piacevole per il Pineto. Come lo scorso anno all’andata, come in coppa Italia qualche mese fa: l’undici del presidente Silvio Brocco si conferma bestia nera per i biancazzurri e si impone 1-0 grazie al rigore trasformato da Bruzzaniti nel secondo tempo. Pescara a ritmi altissimi, Pineto in sofferenza e salvato da un Alessandro Tonti in versione Buffon a Germania 2006 e dagli attaccanti biancazzurri che hanno sciupato l’impossibile. Tutto è cambiato dopo l'episodio decisivo. Alla fine dei 90’ il Pescara capolista si ritrova Entella e Ternana a -3 in classifica ma esce tra gli applausi. Il Pineto? Ha fatto il suo soffrendo tanto e ringraziando un Tonti superlativo. E poi c’è la storia incrociata di Riccardo Brosco e Diego Gambale. Errore lo scorso anno del capitano e gol decisivo del centravanti, scelta errata ieri sera del centrale difensivo e Gambale travolto da Plizzari sugli sviluppi dell’azione. Un’altra similitudine? Cangiano si divorò un gol clamoroso lo scorso anno, Merola ha fatto lo stesso ieri sempre nel primo tempo e sempre sullo 0-0. Baldini deve rinunciare a Tonin fermato da un virus intestinale e rilancia Vergani dall’inizio. Tisci conferma Amadio play. Pronti via e si capisce subito che tipo di partita sarà.
Pescara arrembante, a tratti inarrestabile e Pineto bravo a saper soffrire. Prima dello show biancazzurro Bruzzaniti ha una buona palla in area ma non finalizza. Poi Alessandro Tonti si esalta a più non posso. Vergani manda Merola in porta, il numero uno ospite si fa incontro e dice no all’attaccante. Poi ci prova Vergani a colpo sicuro. Sempre Tonti superlativo. E dove non può arrivare il portiere ci pensa l’imprecisione di Merola a salvare il Pineto. Assist di Cangiano, girata a porta spalancata completamente fuori misura. Cangiano sfiora la traversa da calcio piazzato, Dagasso calcia a botta sicura ma c’è la maglia gialla di Tonti a dire no.
Nella ripresa cambia poco o nulla. Il film è sempre lo stesso con Pierozzi che va in area ma salva Amadio. Bruzzaniti ha la palla buona in una bella ripartenza ma Pellacani lo mura e poi l’episodio decisivo. Brosco sbaglia tempi e scelta su Gambale, sugli sviluppi Plizzari travolge il 9 ospite. Rigore ineccepibile, rosso esagerato. Intervento scomposto ma con il chiaro intento di cercare il pallone. L’arbitro Giaquinto ha rilevato gli estremi per il grave fallo di gioco. Il calcio è strano: Pescara dominante il Pineto con Bruzzaniti che spiazza Saio e passa in vantaggio. E con l’uomo in più controlla la partita. Fino allo squillo di Pellacani che va a prendersi il pallone e calcia a botta sicura. Ma è la serata speciale del ministro della difesa Tonti. Finisce con qualche fischio per i giocatori del Pineto. Il motivo? Non certo per la prestazione e per lo spirito di sacrificio, quello da applausi. Ma per un atteggiamento (perdita di tempo) iniziato nel primo tempo e culminato nella ripresa con il pallone lanciato in campo dalla panchina. Forse l’unica cosa non bella del derby che ha sorriso ancora una volta al presidente Silvio Brocco.
Enrico Giancarli
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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PESCARA (4-3-3): Plizzari 5; Pierozzi 7 (39’ De Marco SV), Brosco 4.5, Pellacani 7, Moruzzi 6.5; Valzania 6.5 (20’ st Tunjov 6) Squizzato 6.5 (11’ st Meazzi 5.5), Dagasso 7; Merola 5 (11’ st Ferraris 6), Vergani 5.5 (9’ st Saio 6), Cangiano 6. A disp: Profeta, Giannini, Crialese, Bentivegna, Staver, Saccomanni, Mulè. Allenatore: Baldini.
PINETO (4-3-3): Tonti 8; Hadziosmanovic 6.5, De Santis 6 (13’ st Villa 6), Ingrosso 6.5, Ienco 6 (39’ st Baggi sv); Germinario 6, Amadio 6.5 (14’ st Schirone 6), Lombardi 6.5; Del Sole 6.5 (24’ st Marrancone 6.5), Gambale 7 (13’ st Fabrizi 6), Bruzzaniti 8. A disp: Marone, Barretta, Schirone, Dutu, Giovannini, Nebuloso, Pellegrino. Allenatore: Tisci
Arbitro: Gianquinto di Parma
Rete: 10’ st Bruzzaniti su rigore.
Note: Spettatori 6.082. Espulso 6’ st Plizzari per gioco falloso. Ammoniti De Santis, Ienco, Fabrizi, Valzania, Baldini, Brosco. Angoli 8-3.
PESCARA
Un déjà vu brutto per il Pescara, piacevole per il Pineto. Come lo scorso anno all’andata, come in coppa Italia qualche mese fa: l’undici del presidente Silvio Brocco si conferma bestia nera per i biancazzurri e si impone 1-0 grazie al rigore trasformato da Bruzzaniti nel secondo tempo. Pescara a ritmi altissimi, Pineto in sofferenza e salvato da un Alessandro Tonti in versione Buffon a Germania 2006 e dagli attaccanti biancazzurri che hanno sciupato l’impossibile. Tutto è cambiato dopo l'episodio decisivo. Alla fine dei 90’ il Pescara capolista si ritrova Entella e Ternana a -3 in classifica ma esce tra gli applausi. Il Pineto? Ha fatto il suo soffrendo tanto e ringraziando un Tonti superlativo. E poi c’è la storia incrociata di Riccardo Brosco e Diego Gambale. Errore lo scorso anno del capitano e gol decisivo del centravanti, scelta errata ieri sera del centrale difensivo e Gambale travolto da Plizzari sugli sviluppi dell’azione. Un’altra similitudine? Cangiano si divorò un gol clamoroso lo scorso anno, Merola ha fatto lo stesso ieri sempre nel primo tempo e sempre sullo 0-0. Baldini deve rinunciare a Tonin fermato da un virus intestinale e rilancia Vergani dall’inizio. Tisci conferma Amadio play. Pronti via e si capisce subito che tipo di partita sarà.
Pescara arrembante, a tratti inarrestabile e Pineto bravo a saper soffrire. Prima dello show biancazzurro Bruzzaniti ha una buona palla in area ma non finalizza. Poi Alessandro Tonti si esalta a più non posso. Vergani manda Merola in porta, il numero uno ospite si fa incontro e dice no all’attaccante. Poi ci prova Vergani a colpo sicuro. Sempre Tonti superlativo. E dove non può arrivare il portiere ci pensa l’imprecisione di Merola a salvare il Pineto. Assist di Cangiano, girata a porta spalancata completamente fuori misura. Cangiano sfiora la traversa da calcio piazzato, Dagasso calcia a botta sicura ma c’è la maglia gialla di Tonti a dire no.
Nella ripresa cambia poco o nulla. Il film è sempre lo stesso con Pierozzi che va in area ma salva Amadio. Bruzzaniti ha la palla buona in una bella ripartenza ma Pellacani lo mura e poi l’episodio decisivo. Brosco sbaglia tempi e scelta su Gambale, sugli sviluppi Plizzari travolge il 9 ospite. Rigore ineccepibile, rosso esagerato. Intervento scomposto ma con il chiaro intento di cercare il pallone. L’arbitro Giaquinto ha rilevato gli estremi per il grave fallo di gioco. Il calcio è strano: Pescara dominante il Pineto con Bruzzaniti che spiazza Saio e passa in vantaggio. E con l’uomo in più controlla la partita. Fino allo squillo di Pellacani che va a prendersi il pallone e calcia a botta sicura. Ma è la serata speciale del ministro della difesa Tonti. Finisce con qualche fischio per i giocatori del Pineto. Il motivo? Non certo per la prestazione e per lo spirito di sacrificio, quello da applausi. Ma per un atteggiamento (perdita di tempo) iniziato nel primo tempo e culminato nella ripresa con il pallone lanciato in campo dalla panchina. Forse l’unica cosa non bella del derby che ha sorriso ancora una volta al presidente Silvio Brocco.
Enrico Giancarli
©RIPRODUZIONE RISERVATA